«La situazione amministrativa del comune di Matera si presenta ormai caratterizzata da una evidente stasi. I numeri risicati della maggioranza, ridotta a 17 voti compreso quello del sindaco contro i 16 della minoranza, che si è invece mostrata compatta nell’ultimo Consiglio Comunale, impediscono di portare avanti quei provvedimenti importanti che richiedono scelte coraggiose e sono pertanto divisivi. Quei provvedimenti, insomma, che possono lasciare l’impronta di una consiliatura». È questa la dura posizione della consigliera comunale, Adriana Violetto che ha evidenziato le difficoltà della tenuta del governo: «In queste condizioni, quando non si può rischiare di scontentare nessun componente della maggioranza si è costretti a non decidere, si vive nell’ordinaria amministrazione».
Da qui poi la consigliera di opposizione ha rimarcato le mancanze dell’attuale maggioranza: «Un esempio? Il provvedimento bandiera, il “Regolamento dei Beni Comuni”, da mesi non viene messo all’ordine del giorno della Commissione competente ed è ben lontano dall’approvazione in Consiglio. Pare che ci si impegni più in azioni dimostrative, comunicati, comparse, che in provvedimenti concreti, che portino benefici alla Città».
Violetto ha espresso anche il suo dispiacere «per il ritiro in Consiglio Comunale del provvedimento di assegnazione all’Ater dell’area in contrada San Francesco per la costruzione di 27 alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica. Si tratta di un provvedimento rispetto al quale ho proposto un emendamento, perché fosse arricchito con l’impegno a spendere al più presto la somma di oltre 1.500.000,00 euro di fondi CER che il Comune ha a disposizione per la costruzione di nuove case popolari o per la ristrutturazione di quelle già esistenti».
Per la materana «è un delitto, in questi tempi di grande bisogno abitativo e di diffuso disagio economico, lasciare che quella somma giaccia inutilizzata. Ma purtroppo si è dovuto ritirare il provvedimento di assegnazione delle aree all’Ater perché carente sotto il profilo procedurale, segno evidente di inefficienza amministrativa. Ed è la Città che paga le conseguenze di questo immobilismo», ha poi concluso.