Il consigliere comunale materano Pasquale Doria lancia un messaggio di allarme indirizzato all’amministrazione comunale per porre l’attenzione sul tema relativo ai parcheggi di via Lucana e di piazza Cesare Firrao, caratterizzati da numerose problematiche.
«Cronache cittadine apparentemente minori. Ricordi recenti – dichiara l’esponente del gruppo “Matera Civica” – sul fare dell’estate scorsa restituiscono l’istantanea della Commissione Mobilità del Comune invitata a prendere visione dei lavori ultimati al parcheggio che si affaccia su via Lucana, accanto alla scuola Giovanni Minozzi».
Tra qualche giorno sarà infatti rivista l’intera gestione delle aree di sosta comunali e il consigliere di opposizione chiede all’amministrazione Bennardi di poter visitare piazza “Cesare Firrao” al fine di prendere consapevolezza della totale mancanza di illuminazione.
«Nel frattempo – sostiene Doria – sarebbe il caso di effettuare una ricognizione prima in piazza Cesare Firrao, dove manca una decente illuminazione per mancata sostituzione dei neon fulminati e dove una rinfrescata generale restituirebbe maggiore dignità a un luogo che non ispira chissà quali sentimenti di decoro e pulizia».
Per Doria si tratta di situazioni urgenti su cui intervenire, anche per ottimizzare dei precedenti interventi che non si sono rivelati del tutto efficaci: «Discorso non molto diverso per via Lucana, parcheggio da poco ristrutturato a suon di quattrini – aggiunge – e dove al terzo livello, quello verdeggiante all’aperto sul tetto, se non si fa attenzione, il pediluvio è garantito. Bastano poche gocce d’acqua e alcune zone, dove probabilmente la pendenza non è quella giusta, finiscono per allagarsi. Si presume, con conseguenze di carattere statico anche a carico della struttura. Basta osservare il posto per farsi un’idea su opere consegnate solo da pochi mesi, con l’ovvia intenzione di difendere a oltranza il patrimonio pubblico, che è comunale ed è soprattutto dei cittadini».
Un investimento di spesa non esagerato dal punto di vista del consigliere Doria che, di certo, potrà «restituire dignità a un patrimonio pubblico da tutelare, non per amore di inutili polemiche, ma per naturale propensione civica a rispettare la nostra bella città».