Matera, consigliere Lisurici spiega il passaggio: «Le lotte dall’opposizione non bastano»

Le lotte dall’opposizione non bastano. È questa la sintesi del discorso del consigliere Francesco Lisurici, da ieri ufficialmente entrato a far parte della coalizione di maggioranza. Nella conferenza stampa in Comune, il materano ha ribadito come siano necessarie azioni massicce che diano risposte più concrete ai materani.

«Chi mi ha eletto, sa bene che il mio obiettivo in politica è quello di contribuire in processi che hanno come fine il bene comune», ha dichiarato Lisurici il quale è convinto che la sua esperienza di 15 anni nei settori di imprese, commercio, turismo, sport e sociale, sia giusto metterla «a disposizione della nostra città, collaborando con l’attuale maggioranza per dare un impulso, oltre che una svolta tangibile, attraverso progetti e obiettivi che mi impegno sin da ora a portare a termine nel breve periodo».

Da qui il suo cronoprogramma nel patto sottoscritto con il sindaco Bennardi: «Il primo punto su cui bisogna lavorare è sicuramente la programmazione del bando eventi, prevedendo un bando specifico per il Natale del 2023, che comprenda il Presepe Vivente (quest’anno compie 800 anni la prima Natività vivente realizzata nel 1223, a Greccio, da San Francesco D’Assisi) ma anche le celebrazioni per il 30esimo anniversario dell’inserimento di Matera tra le città Unesco, avvenuto il 9 dicembre 1993».

Un’operazione da fare entro l’estate per promuovere in modo adeguato le iniziative a livello turistico, così come «la programmazione degli eventi va gestita in modo tale da comunicarli almeno 8 mesi prima». Ribadita la richiesta di un assessore al turismo a tempo pieno: «Occorre lavorare per avere 3\4 eventi strutturati di respiro nazionale e internazionale, sottoscrivendo un protocollo d’intesa con la CCIAA in primis, oltre che con la Fondazione e l’APT di Basilicata».

Lisurici ha poi annunciato come si debba occuparsi in tempi brevi della questione relativa alla gestione degli impianti sportivi, «irrisolta da anni e tutt’ora ingarbugliata», oltre che alla necessità di alloggi popolari che «con la crisi economica ed energetica, è diventata ormai una vera e propria emergenza». Ciò si può realizzare «sottoscrivendo le necessarie convenzioni con l’Ater, per consentire nuove costruzioni, ma anche alienando le case costruite nel anni passati per recuperare le risorse utili allo scopo».

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