Un incontro cordiale, ieri mattina, per condividere la volontà di procedere al restauro del cineteatro “Duni”. È quanto avvenuto tra l’amministrazione comunale e Giovanni Carnovale, titolare della società “Navona”. Così come disposto dal provvedimento del tribunale di Matera, l’ente ha consegnato le chiavi del cineteatro alla società “Navona”, quale conduttore di alcuni locali dell’edificio in forza del contratto di locazione commerciale sottoscritto il 18 novembre 2015 con l’allora “Teatro Duni srl” in liquidazione.
«Siamo qui per riaprire un dialogo interrotto da tempo – ha commentato il primo cittadino, Domenico Bennardi – ed anche per rimediare ad errori commessi in passato. Il mio scopo è quello di avviare un cantiere importante per la città, salvaguardando un bene di tutti e non perdendo finanziamenti già stanziati. Matera ha bisogno di crescere ancora nella sua produzione culturale, avere un teatro come il “Duni” rappresenta una grande opportunità». Di «architettura per la collettività» ha parlato la vice sindaca Rossella Nicoletti, come motivo ulteriore di valorizzazione del bene. Parole che hanno trovato il pieno consenso da parte dell’erede titolare della società, il quale ha manifestato la massima apertura al dialogo, impegnandosi a non intralciare l’intervento di recupero ed anzi a favorire l’avvio del cantiere.
A detta dell’amministrazione su tutte le buone intenzioni, però, incombe il fattore tempo diventato cruciale. Attualmente, infatti, è fermo in Regione Basilicata il progetto definitivo di restauro, realizzato dall’architetto materano Luigi Acito. La Giunta regionale dovrà approvare prima possibile la delibera per il finanziamento da sette milioni e 540mila euro (fondi Po-Fesr 2014-2020), in modo da consentire l’avvio della procedura di gara.