«Gioia, commozione e tanto orgoglio» così il presidente della Provincia di Matera, Francesco Mancini, ha commentato la designazione di Matera a capitale mediterranea della cultura 2026, il cui annuncio ufficiale è arrivato nel corso della nona edizione del Forum Regionale dell’Unione per il Mediterraneo tenutosi a Barcellona.
Riflettori su Matera
«Dopo la designazione a capitale europea della cultura 2019 è la conferma della centralità di Matera e del suo territorio, ma anche delle caratteristiche socio-antropologiche che fanno del nostro capoluogo la città dell’accoglienza per eccellenza» continua Mancini».
Per il presidente della Provincia la nomina di Matera sarà l’occasione per dare corpo a un ampio progetto di valorizzazione e promozione del dialogo interculturale: «la scelta di Matera, infatti, va proprio nella direzione di promuovere la cooperazione e lo scambio culturale nel Mediterraneo. La Provincia di Matera non farà mancare il suo supporto e la sua presenza attiva», ha poi concluso.
La nomina
Un’ulteriore e significativa notizia riguarda l’assegnazione a Matera, insieme alla città marocchina di Tetouan, del titolo di Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo per il 2026. Questa duplice nomina, voluta dall’Unione per il Mediterraneo, mira a promuovere la cooperazione e lo scambio culturale tra le diverse sponde del bacino, sottolineando l’eredità comune che unisce i popoli mediterranei. Il bando, che ha visto vincitrici Matera e Tetouan, premiava criteri basati su proposte progettuali, dimensione euromediterranea, contenuto e obiettivi della cooperazione internazionale tra le città mediterranee, nell’ambito della cultura e del dialogo; sull’impegno della società civile, governance e gestione, comunicazione, impatto ambientale e capacità finanziaria.
Tuttavia, per conoscere nel dettaglio il programma che caratterizzerà l’anno da Capitale, sarà necessario attendere la Giornata del Mediterraneo, prevista per il 28 novembre. In tale occasione, verrà presentato al pubblico il calendario completo delle attività e dei progetti futuri.
«Questa candidatura è molto importante per Matera – commenta Bennardi – per la storia, per il suo futuro, per il suo ruolo naturale nel Mediterraneo, dopo il gemellaggio con l’araba AlUla che stavamo portando avanti. Rappresenta una concreta eredità dell’esperienza di Matera 2019, magari abbinandola al percorso di Capitale europea del volontariato per il 2029, su cui pure stavamo lavorando, a conferma di città protagonista in Europa e nel mondo. Con un Comune commissariato per i prossimi mesi -rimarca Bennardi – rimane il rammarico e la preoccupazione di traghettare questo processo, che deve essere il più possibile partecipato e dal basso»