Continua a far discutere a Matera il consiglio comunale di lunedì scorso in cui è stato approvato il regolamento per l’eliminazione dei vincoli sulle zone Peep di Matera. Una scelta che, a detta delle consigliere comunali, Cinzia Scarciolla e Milena Tosti, arriva dopo oltre sei mesi di discussione, due consigli comunali in cui c’è stato il ritiro del provvedimento da parte della maggioranza, mostratasi «incerta in quelle occasioni sull’approvazione del regolamento da lei stessa portato, diversi incontri con le associazioni di categoria promossi a seguito della mozione presentata dall’opposizione. Con un atto di forza, e senza recepire nessuno dei suggerimenti presentati sia dalle opposizioni sia dalle associazioni di categoria dei consumatori, il provvedimento è stato votato nella stessa forma in cui era stato in precedenza ritirato», hanno specificato le due esponenti di “Matera 3.0”. Scarciolla e Tosti hanno lamentato come siano stati rigettati senza alcuna discussione tutti i 15 emendamenti portati dalle opposizioni. «Sono sconfitti i cittadini, specialmente i più anziani che abitano da oltre quarant’anni i rioni interessati dal provvedimento, che si vedono costretti ad un pagamento esoso rispetto a quello più congruo. Altri comuni hanno adottato provvedimenti in linea con gli emendamenti presentati, avendo recepito le più recenti disposizioni normative alcune delle quali determinano la eliminazione dei vincoli per effetto del decorso ultra trentennale delle convenzioni». Per le due materane, nonostante le opposizioni abbiano evidenziato un «palese squilibrio delle scelte della maggioranza, quest’ultima ha continuato nella strada intrapresa determinando discriminazioni tra zone similari e pregiudicando, in particolare, la zona di San Giacomo, il cui valore di riscatto può arrivare anche oltre 20.000 euro a differenza di zone, quali rione Agna, viale l’Italia, centro direzionale, Arco ed altri, i cui valori sono ridotti fino ad un quarto».
Dello stesso avviso anche il segretario del Pd Matera, Luigi Gravela: «Dopo un periodo di costante ascolto delle associazioni di consumatori e dei cittadini, a cui ha fatto seguito la verifica delle recenti interpretazioni normative che regolamento la materia, abbiamo presentato dieci emendamenti per colmare le evidenti violazioni presenti nel provvedimento; ma tutto ciò non è servito a nulla a causa della netta chiusura e della palese arroganza dell’amministrazione Bennardi». Il segretario materano dei dem ha sottolineato la «indisponibilità al dialogo con chiunque abbia una proposta diversa dalla loro, manifestando una modalità di governo generatrice di tanta preoccupazione per gli effetti penalizzanti che interesseranno le famiglie coinvolte ed il futuro delle relazioni tra l’intera comunità e la stessa amministrazione comunale».
Per Gravela non ci sono ragioni per esultare: «Peraltro, nel corso del dibattito nessun componente della maggioranza ha mostrato un minimo di capacità critica sull’argomento, evitando qualunque confronto alle sollecitazioni rappresentate dalle 15 mozioni formulate dalle opposizioni e rifugiandosi nei pareri espressi dai dirigenti. In ogni caso – ha concluso – la nostra battaglia su questo argomento non può finire con l’approvazione del provvedimento; nelle prossime settimane decideremo, risentendo le associazioni dei consumatori, le azioni da porre in essere per far valere le giuste valutazioni».