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L’allarme di Giovanni Angelino (Udc Matera): «Bloccate le opere già finanziate»

Rischia di naufragare il progetto di demolizione e ricostruzione della scuola media “Francesco Torraca”, già finanziata con fondi europei per 3 milioni e 700mila euro. A evidenziarlo è il commissario Udc della provincia di Matera Giovanni Angelino, che sottolinea come il tutto dipenda da una «scelta incongrua» del comune di Matera. A detta di Angelino,…

Rischia di naufragare il progetto di demolizione e ricostruzione della scuola media “Francesco Torraca”, già finanziata con fondi europei per 3 milioni e 700mila euro. A evidenziarlo è il commissario Udc della provincia di Matera Giovanni Angelino, che sottolinea come il tutto dipenda da una «scelta incongrua» del comune di Matera. A detta di Angelino, il progetto rischia di fallire per la scelta del dirigente comunale alle opere pubbliche di «cancellare tutta la procedura per ricominciare daccapo sapendo che il finanziamento è prossimo alla scadenza (fine anno 2023)», alla luce del parere negativo dei Vigili del Fuoco sull’aspetto della sicurezza antincendio; parere vincolato tuttavia alla produzione da parte degli uffici comunali di ulteriore documentazione che però non sarebbe mai stata inoltrata. «Per questo progetto il Comune di Matera ha già legittimamente speso somme cospicue», ricorda Angelino, che si chiede se questa amministrazione non abbia forse deciso «di distruggere in due anni e mezzo gran parte del patrimonio che la città aveva accumulato in 10 anni di intensa attività di programmazione e realizzazione di opere e servizi di eccellenza». Il commissario provinciale prosegue sottolineando inoltre come gli aspetti da rivedere relativi all’antincendio «fossero facilmente risolvibili nella fase esecutiva». Ma rimette in discussione «l’intera procedura scelta», responsabile, secondo Angelino, di aver «provocato il disastroso e incomprensibile risultato. Infatti, al momento il dirigente del Comune di Matera avrebbe dovuto già disporre del progetto esecutivo su cui era necessario chiedere i pareri e non su quello definitivo». E se l’aggiudicazione dell’appalto risale al 28 luglio 2022, Angelino aggiunge che «il nuovo dirigente non ha ritenuto di far redigere il progetto esecutivo con i relativi acquisiti pareri dall’impresa aggiudicataria (come avrebbe dovuto), ma ha deciso di convocare una conferenza di servizi per verificare “nuovamente” il progetto definitivo». Procedimenti dall’origine «incomprensibile», li definisce, a meno che «non si volessero coltivare retropensieri sgradevoli».

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