Matera stringe un legame con lo spazio e con il cielo, grazie all’apertura dei primi padiglioni della SparkMe Space Academy, nella sede di Openet Technologies Spa in via dell’Industria. Si parte con una tre giorni iniziata ieri e che proseguirà fino a domenica 23 ottobre con eventi, spettacoli musicali, lectio magistralis e tanto altro per scoprire il primo parco tematico della città dei Sassi sullo spazio. Un viaggio virtuale nello cosmo, possibile grazie a un planetario multimediale, con percorsi didattici dedicati alla Luna e a Marte, una sala per video-conferenze, la riproduzione di una navicella spaziale, un cinema in formato 5D e un grande murales di Vesodsull’origine del mondo con l’esplosione del “Big Bang”.
La cittadella dello spazio ha aperto qualche giorno fa le sue porte al pubblico, nella sede di Openet Technologies. La SPARKme Space Academy è realizzata in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), ed è aperta a tutte e a tutti, a partire dagli addetti ai lavori fino a raggiungere tutti quelli che hanno voglia di scoprire qualcosa in più sul nostro pianeta e sul nostro sistema solare e vivere in maniera diretta lo spazio, grazie ai contributi di chi ha a che fare con le stelle per lavoro. Si comincia con il nostro satellite, esplorandolo grazie al “Viaggio sulla luna” per poi passare al “Planetario”, cuore del percorso, in cui si può assistere a tantissimi spettacoli sui misteri dell’Universo: uno strumento ideato anche per la didattica e la divulgazione dell’astronomia che riproduce spettacoli educativi e divertenti senza limiti d’età. Il Planetario della Space Academy ha una cupola di 7 metri didiametro. E ancora, percorsi per conoscere le missioni sul pianeta rosso e quelle sulla luna.
Per il Ceo di Openet, Vito Gaudiano «l’obiettivo è quello di realizzare un centro di educazione scientifica che sviluppi le discipline Stem. Un ambiente immersivo per comprendere alcune materie scientifiche come chimica, biologia, astronomia, stimolando anche la fantasia con spazi dedicati a mostre, concerti, per associare alle materie Stem anche l’arte. Con attività sviluppate insieme all’Esa, questo centro sarà collegamento diretto con tutte le attività scientifiche di questi enti, così come altre partnership che stiamo sviluppando con l’Istituto nazionale di fisica e l’Asi».
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Di Paolo Ruscitto24 Novembre 2024