Gravela (PD Matera): «L’amministrazione Bennardi non ha una visione, con loro non c’è dialogo e confronto»

Mancanza di trasparenza e assenza di dialogo. Sono queste le principali accuse del segretario del Partito Democratico di Matera, Luigi Gravela, nei riguardi dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Domenico Bennardi. Nonostante le premesse, non c’è stata apertura e nessun ascolto da parte del Movimento 5 Stelle, accusato di «perdere pezzi, senza porsi domande».

Come valuta questi anni di amministrazione Bennardi?

«Mi sembra un’amministrazione che faccia molta fatica, non avendo una visione completa e organica della città. Ritengo che lo sguardo sia proiettato esclusivamente verso il passato, senza avere le idee chiare sul presente, ma soprattutto del futuro. Diventa difficile comprendere la missione del loro operato».

Eppure le premesse con il PD sembravano diverse.

«Il Pd ha sostenuto Bennardi al secondo turno senza accordi di alcun genere. È stata una nostra scelta di campo, anche perchè mai avremmo potuto sostenere il candidato della destra. Siamo minoranza, ma francamente, ci aspettavamo un maggior coinvolgimento da parte di questo, inizialmente, anomalo centrosinistra. Pur all’opposizione abbiamo dimostrato di essere responsabili e affidabili nell’interesse della comunità. Non intendiamo entrare in maggioranza, ma restiamo disponibili al confronto. Continuiamo ad auspicare un maggior ascolto nonostante in questi due anni siano rimaste inevase le nostre proposte rivolte ad aiutare i ceti più deboli».

Qual è la situazione attuale?

«Continuano a perdere pezzi, senza porsi domande e con una maggioranza risicata che di certo non fa bene all’intera comunità».

Quali sono stati gli errori principali?

«C’è carenza di politica e una ostentata sicumera, oltre alla mancanza di trasparenza. Percepisco il distacco dalla città. Vedo gli esponenti di maggioranza oramai chiusi nel palazzo. Portano direttamente le decisioni in Consiglio senza un vero dibattito in città. L’esempio lampante è stato l’assenza totale di dibattito durante l’approvazione del bilancio preventivo in Consiglio comunale».

Quali le conseguenze per la città?

«Il rischio peggiore che stiamo correndo è che la città si appiattisca. Le migliori stagioni, come quella di Matera Capitale Europa della Cultura, si sono avute quando c’è stato fermento civico, confronto e scontro. Una città che perde il dialogo, perde l’unità e, di conseguenza, anche autorevolezza sui tavoli regionali. Ne sono prova ciò che è successo con la Fondazione Matera-Basilicata 2019 e ciò che sta accadendo con la sanità e, in particolare modo, con l’ospedale “Madonna delle Grazie”».

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