Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina è l’accusa a carico di 72 persone denunciate dalla Guardia di finanza di Matera per aver tentato di far entrare illegalmente in Italia di numerose persone, approfittando del cosiddetto Decreto Flussi.
Nei guai sono finiti i titolari di alcune aziende, gestori di centri di assistenza fiscale e altre persone che avrebbero “facilitato” la predisposizione di istanze illecite.
Fermato l’ingresso di 5.119 migranti irregolari
Nel corso delle indagini, i finanzieri hanno esaminato diverse istanze relative all’ingresso di persone straniere attraverso il Decreto Flussi per gli anni 2023 e 2024.
È stato così scoperto il sistema fraudolento che aveva l’obiettivo di far entrare illegalmente in Italia 5.119 persone – provenienti da Bangladesh, Marocco, Pakistan, Sri Lanka, India, Senegal, Egitto e Albania – da impiegare in agricoltura, allevamento e nel settore turistico.
Dai controlli è emerso che ben 34 aziende avrebbero espresso la necessità di assumere manodopera straniera pur non avendo la capacità produttiva che giustificasse la domanda.
Per inserire le richieste sulla piattaforma del Ministero dell’Interno, inoltre, in occasione dei “click day” sarebbero stati utilizzati documenti d’identità e fiscali falsi.
La Prefettura di Matera, a seguito delle indagini, ha revocato i nulla osta all’immigrazione, impedendo così l’ingresso sul territorio nazionale dei cittadini extracomunitari irregolari.