La presidente di Confesercenti Matera, Angela Martino ha inviato una lettera al Prefetto della Città dei Sassi per la grave crisi scaturita dagli esponenziali rincari delle bollette energetiche che corrono in tutti i settori economici e preannunciano un autunno molto complicato per le imprese. «Le nostre aziende di panificazione sono allarmate e preoccupate per la tenuta delle loro attività e ci chiedono di fare di più, di far sentire con vigore e con fermezza la voce del mondo della produzione artigiana, mentre si moltiplicano le iniziative e le proteste spontanee», ha esordito la presidente.
Per Angela Martino chiaramente la crisi energetica pesa su tutta l’economia, ma «essa ha impatti ancora più forti e immediati sui settori della piccola produzione artigiana che produce e distribuisce beni primari come il pane e i prodotti da forno, sui cui acquisti i consumatori hanno una percezione quotidiana e diretta dell’andamento dei prezzi al consumo, influenzando fortemente l’andamento della domanda».
A detta della materana la panificazione in questo momento si trova nel mezzo di una crisi perfetta: crescita dei costi di gestione, legata alla componente energetica e della logistica oltre che delle materie prime trasformate e contrazione della domanda primaria. «Questo rischia di far saltare gli equilibri gestionali delle aziende, tema che è alla base delle proteste. Sappiamo che il Governo ha varato diversi provvedimenti di aiuti alle imprese. Ma sappiamo anche che tutto ciò è assolutamente insufficiente. Moltissimi colleghi temono di non riuscire a superare i prossimi mesi e ci rivolgono pressanti inviti alla mobilitazione nelle varie forme possibili. In questo contesto la nostra Associazioni potrebbe trovarsi nell’impossibilità di canalizzare la protesta nei corretti canali del confronto istituzionale», ha evidenziato ancora.
Da qui l’appello al Prefetto affinchè diventi parte attiva nei confronti del Governo centrale per «ottenere il varo di misure che vadano oltre la logica del contingente, come il credito d’imposta e la rateizzazione delle bollette, e perseguire nuovi strumenti per affrontare i costi energetici nel breve e medio periodo per fronteggiare la grave crisi in atto».
La presidente ha sottolineato come le imprese non siano nelle condizioni di sostenere rateizzazioni reiterate né possono trovare, in un contesto di mancanza di liquidità, benefici nel credito d’imposta. Dunque si richiede con forza il blocco della corsa dei prezzi energetici a livello nazionale assumendo come base la media dei costi corrisposti nel 2021 e lasciando allo Stato il compito della compensazione eventuale dei maggiori oneri.