«Abbiamo già una maggioranza di 18 consiglieri comunali su 32 e siamo a un passo dal completare la vittoria elettorale. Si tratta di compiere l’ultimo tratto del percorso con il voto al ballottaggio dell’8 e del 9 giugno per la scelta del sindaco di Matera», a parlare è il candidato sindaco Roberto Cifarelli che ha chiuso il primo turno al 43,5% rispetto al 37% di Antonio Nicoletti (centrodestra).
Ieri a Matera ha tenuto una conferenza stampa e ha ribadito: «Il successo delle nostre liste (che in totale hanno ottenuto il 52,4%) – ha detto Cifarelli che è consigliere regionale del Pd, ma i dem non hanno presentato la lista col simbolo – ha confermato che Matera non è una città di destra. Mi rivolgo alle elettrici e agli elettori che amano e vogliono lavorare per Matera e anche agli altri candidati alla carica di sindaco». Insomma la campagna elettorale continua ora aspetta di andare al secondo turino.
Lo scenario
Anche se non ci sono in vista apparentamenti al primo turno erano in corsa altri due esponenti del campo del centrosinistra, l’uscente Domenico Bennardi (M5S, che ha preso l’8,3% e che ha escluso la possibilità di fare apparentamenti) e Vincenzo Santorichirico di Progetto Comune (6,8%), che è sempre dell’area del Pd e sembrava aver unito il campo largo, prima delle primarie Open City vinte da Cifarelli.
L’aspirante sindaco aggiunge: «Stiamo lavorando – ha aggiunto – per allargare il consenso. La nostra coalizione, nata dalle primarie promossa dai giovani per Matera, è compatta perchè si è data una precisa delimitazione politica che ha escluso conservatori, sovranisti e populisti che stanno da un’altra parte. Siamo uniti e per un preciso obiettivo: rilanciare Matera.
Abbiamo sottoscritto un patto di lealtà tra di noi e per la città. Garantiamo il buon governo. Matera non ha bisogno di avventure senza una maggioranza in consiglio, che noi invece abbiamo’», ha concluso facendo riferimento all’eventualità che in caso di vittoria di Nicoletti ci sia la cosiddetta “anatra zoppa”, ovvero in termini semplici il sindaco non avrebbe la maggioranza. Salvo colpi di scena.