Amministrative al rush finale, ieri i due comizi nella stessa piazza (via Vittorio Veneto) a una ora di distanza a Matera. Sale sul palco prima Roberto Cifarelli, candidato per un gruppo di liste riformiste, raccontando che è partito proprio dai quartieri popolari della sua città, per poi incontrare migliaia di persone. Si appella agli elettori con slancio sul palco con di fronte una piazza gremita: «Ora tocca a voi decidere. Domenica 8 e lunedì 9 giugno potete scegliere che futuro dare a Matera. Io sono pronto: abbiamo già una maggioranza politica, da martedì vogliamo restituire alla città un’amministrazione stabile, competente e capace di affrontare le sfide con serietà e determinazione».
Infine, un appello alla mobilitazione finale: «In queste ultime ore ho ancora più bisogno di voi. Parlate con chi è indeciso, raccontategli il percorso che abbiamo fatto, spiegategli che questa è una sfida vera, pulita, per il bene della nostra città». Dalla sua parte Cifarelli ha già un vantaggio (ha ottenuto il 43% al primo turno) e ha la maggioranza dei consiglieri (le liste hanno ottenuto il 52% delle preferenze, più del candidato). Lo dice chiaramente il consigliere regionale del Pd che però non è riuscito a unire tutto il centrosinistra «che non c’è tempo da perdere».
Dopo l’apparentamento ufficiale di Cifarelli con Democrazia materana di Luca Prisco (candidato sindaco che al primo turno ha raggiuto il 4,3%), i pontieri del centrosinistra hanno cercato di compattare tutto il fronte progressista ma i tentativi sono andati a sbattere contro il “no” dei Cinque Stelle (con l’8,3% del sindaco uscente Domenico Bennardi) e di Progetto Comune (con il 6,8% di Vincenzo Santochirico).
La volata del centrodestra
Un’ora dopo dallo stesso palco arriva il popolo del centrodestra, con il candidato sindaco, Antonio Nicoletti che cerca di convincere i materani: «Serve un ultimo sforzo, il primo turno ha già indicato la volontà di perseguire questa strada, dandomi quattro punti in più del già ottimo risultato delle liste, a conferma dell’apprezzamento di una candidatura e di un percorso. Oggi semplicemente – ha continuato Nicoletti – c’è la necessità di andare avanti lungo questa strada. Di non farsi ingannare da elementi di distrazione di massa, ma di scegliere il sindaco della città. Decidendo se proiettare Matera verso il futuro, con una coalizione coerente e coesa a suo sostegno, oppure continuare a puntare sul passato e su chi ha avuto responsabilità amministrative locali e regionali senza dare lo scatto che tutti quanti aspettavano, anzi».
Dice di non aver paura dell’anatra zoppa Nicoletti (ovvero di non avere la maggioranza in assemblea cittadina, se dovesse vincere) «perchè precedenti simili di altre elezioni amministrative risultino determinanti per ottenere comunque la maggioranza dei seggi nell’assemblea municipale».