Si è detto «sconcertato» il consigliere regionale del Partito Democratico, Roberto Cifarelli, il quale nelle scorse ore è tornato nuovamente ad occuparsi dell’operato della direttrice generale dell’Azienda Sanitaria Locale di Matera, la dottoressa Sabrina Pulvirenti. «Quando ho visto pubblicata sul sito dell’Asm la delibera n. 348 del 19 maggio 2023, ho faticato a crederci, ma la dg dell’Asm ha deciso di ricorrere in appello contro la sentenza di alcuni giorni fa del Giudice del Lavoro di reintegro al lavoro del dottor Gaetano Annese. Siamo di fronte a qualcosa di indefinibile», ha esordito il capogruppo Pd in Regione che poi ha aggiunto: «Forse i termini accanimento terapeutico, oppure crociata, potrebbero spiegare la determinazione della dottoressa Pulvirenti nel voler mandare a tutti i costi a casa i medici, che invece vorrebbero e potrebbero per legge rimanere in servizio nonostante il raggiungimento dei requisiti per la pensione, nonostante la cronica carenza di personale, i pochi reclutamenti effettuati e le lamentele dei cittadini per i disservizi oramai proverbiali della sanità della provincia di Matera, sia nei due ospedali che per le attività ambulatoriali». Per l’esponente Dem la situazione è diventata intollerabile: «Ciò che sta accadendo fa ancora più indignare se si pensa che per cacciare i medici, la Pulvirenti, anziché servirsi del personale dell’avvocatura dell’Asm, affida incarichi a legali esterni con oneri a carico del bilancio pubblico, cioè di tutti i cittadini. Per la sola “vicenda” Annese, tra primo e secondo grado di giudizio sono stati superati già i 18.000 euro, oltre le somme da rimborsare al dottore Annese per il danno procuratogli». Eppure, ha evidenziato ancora il consigliere, la normativa è chiara, ma questo non rappresenta l’unico dato preoccupante della vicenda: «Tutto ciò accade nel silenzio assordante ed accondiscendente del presidente Bardi e dell’assessore Fanelli, veri responsabili di questa situazione», ha terminato Cifarelli.