Asm Matera, i sindacati Fials e Confsal: «O si fa chiarezza o siamo pronti a scioperare»

Il direttore amministrativo dell’Asm, Marcello Tricarico sembrerebbe destinato a lasciare il suo incarico. A dichiararlo sono i segretari di Fials Matera, Giovanni Sciannarella e di Confsal Matera, Marco Bigherati, che sono intervenuti sulla querelle della nomina dell’ultimo direttore amministrativo. «La probabile scelta del dottore Tricarico avverrebbe dopo la nomina del quinto direttore amministrativo dell’Asm di Matera in meno di due anni di malagestione della sanità materana ed a seguito di interrogazioni consiliari, di denunce alla Procura della Corte dei Conti e della Procura della Repubblica di Matera, dove venivano evidenziate in maniera chiara l’assenza dei requisiti di legge del neo nominato per ricoprire l’incarico di direttore amministrativo (come affermato dalla Corte di Cassazione sezione lavoro n.12030 del 06/05/2021 il requisito per essere nominato direttore amministrativo sono i 5 anni da dirigente in un’azienda sanitaria medio grande)».

A detta dei due segretari, pare che la Regione in queste ore sia corsa immediatamente ai ripari. «Sembrerebbe che il direttore generale Bortolan abbia scritto e richiesto alla dg Pulvirenti l’iter delle verifiche sulla nomina e in particolare la sussistenza dei requisiti di legge, ma egli avrebbe ottenuto come risposta un rimpallo di responsabilità», hanno specificato Sciannarella e Bigherati.

I due lucani hanno rimarcato come la delibera di Giunta Regionale n. 52 del 10/02/2023 stabilisce che, al momento del conferimento dell’incarico, spetta al direttore generale verificare la sussistenza dei titoli del nominato, accertandosi puntualmente della veridicità delle autocertificazioni presentate in sede di richiesta di inserimento nell’apposito elenco regionale e della loro attinenza ai richiesti requisiti. «Ma la dottoressa Pulvirenti probabilmente non conosceva questa procedura o ha fatto finta di non conoscerla e così ha preferito scaricare sulla Regione, così come ha fatto in audizione in II Commissione Consiliare Regionale sul tema del disavanzo, anche qui dando la responsabilità a Bardi e alla sua Giunta per aver sottratto le risorse».

Sciannarella e Bigherati hanno colto l’occasione anche per ribadire il proprio impegno di denuncia con la nota del 21/03/2023 con cui «abbiamo denunciato alla Corte dei Conti la mancanza di requisiti del direttore della UOSD Qualità Accreditamento e Professioni Sanitarie che non possiede i 5 anni di anzianità come dirigente, requisito fondamentale per ottenere la nomina. Inoltre sono scaduti abbondantemente i 9 mesi previsti dal CCNL della dirigenza medica per ricoprire detto incarico provvisoriamente e nelle more di un concorso mai avviato»; i due sindacalisti hanno anche contestato come «in Asm accade che personale assunto come OSS si ritrova senza nessuna selezione a ricoprire incarichi di funzionari amministrativi. Assistiamo ad un vero paradosso e ad un susseguirsi di scivoloni di fantozziana memoria».

Da qui la richiesta finale al presidente della Regione, Vito Bardi e all’assessore regionale, Francesco Fanelli di «fare chiarezza urgentemente e mettere definitivamente la parola fine su queste assurde vicende. I lavoratori ed i cittadini meritano rispetto e soprattutto si deve lavorare da subito per il rinnovo del Contratto integrativo aziendale Asm, così come stiamo aspettando la discussione sui fondi aziendali. Sono due anni che attendiamo il pagamento del premio produttività fermo al 2021 ed il pagamento della Peo 2022 (progressione economica orizzontale). È stucchevole assistere a questi balletti ed è assurdo che si debba sempre ricorrere in giudizio per ottenere il riconoscimento dei diritti previsti dal contratto, come la banca delle ore e il buono pasto. Per questo attiveremo lo stato di agitazione dei dipendenti di tutta l’Asm e non escludiamo lo sciopero», hanno poi concluso.

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