Nella seduta del Consiglio Comunale di Matera, in programma per oggi, all’ordine del giorno è stata inserita la proposta sulle aree Peep. Una scelta che non trova la condivisione del Partito Democratico della città dei Sassi: «Si tratta dell’identica proposta già contestata e ritirata che parla di vincoli stabiliti nelle convenzioni stipulate tra il Comune di Matera e le cooperative, violando di fatto la decisione assunta dallo stesso sindaco e dall’intero Consiglio in una precedente seduta di condividere il testo finale con i rappresentanti delle associazioni dei consumatori e con gli altri componenti presenti al tavolo tecnico appositamente insediato per agevolare la definizione della questione», ha esordito il segretario cittadino del Pd, Luigi Gravela che, tra l’altro, non si spiega le ragioni per giustificare anche la mancata valutazione delle sollecitazioni riportate dalla mozione presentata sull’argomento dal partito cittadino. «Sembrerebbe che la decisione finale di riproporre lo stesso testo al Consiglio per la successiva approvazione si fondi su di un parere legale espresso dal dirigente incaricato. Spiace dover rilevare la superficialità con cui un tema così delicato viene trattato da questa amministrazione, perché, oltre a non aver approfondito la questione, non c’è stata neanche la giusta attenzione alle proposte contenute nella mozione del Pd», ha aggiunto il segretario. Dal punto di vista del partito dei dem «il parere dell’Ufficio Legale del Comune non ha analizzato la materia nel suo complesso in quanto successivamente alla relazione redatta dall’ufficio in data 05/02/2020, la normativa che disciplina la materia è stata modificata sensibilmente con 2 distinti interventi legislativi (intervenuti nel 2021 e nel 2022), nonché con Decreto Ministeriale e decisioni della Corte Costituzione e della Suprema Corte di Cassazione, collocando le scelte gestionali dell’Ente comunale fatte in passato e riproposte oggi al di fuori delle regole attualmente vigenti, oltre che contrarie al perseguimento dell’interesse generale. È paradossale come possa sembrare che l’unico obiettivo perseguito dal sindaco Bennardi riguardi la necessità di avere la certezza di poter riscuotere i rispettivi compensi mensili, che risultano essere sempre più elevati», ha precisato ancora. Il segretario ha già annunciato come oggi il Gruppo Consiliare ribadirà nel Consiglio le necessarie modifiche al provvedimento posto per l’approvazione, confidando nel sostegno dei consiglieri che condivideranno gli adeguamenti al regolamento nel rispetto della disciplina vigente. «Infine, escludendo a priori la deliberata volontà da parte dell’estensore del suddetto parere di riportare cose non vere – ha proseguito Gravela -, non possiamo che condividere la parte finale del testo, ossia che è certamente non giustificabile il comportamento tenuto da ciascun soggetto che assume la propria decisione sulla base dell’ignoranza totale o parziale di una norma giuridica, tantopiù se si tratta di dirigenti della pubblica amministrazione o amministratori chiamati a decidere di questioni che riguardano noi tutti». Da qui l’auspicio del segretario, il quale si augura che «la maggioranza a guida 5 Stelle non perda un’altra occasione per dare prova di buona capacità e gestione partecipata nella redazione di atti, per la loro successiva approvazione, che riguardano tante famiglie della nostra città».