Scoprire nuovi territori e indagare le proprie origini: è il tema della prima edizione di “Roots-in”, Borsa internazionale del turismo dedicata al turismo delle origini.
Cominciata ieri nel centro congressi UnaHotels MH, a Borgo Venusio, l’iniziativa ha visto arrivare in Basilicata 50 buyer da tutto il mondo e si concluderà oggi.
«Per gli italiani nel mondo e i loro discendenti, la ricerca delle origini è un forte motivo di viaggio e con Roots-in vogliamo che dalla Basilicata nasca un confronto stabile e un’occasione di incontro tra domanda e offerta, con spunti concreti sia per gli amministratori che per gli operatori», ha dichiarato il direttore generale di Apt Basilicata, Antonio Nicoletti. Il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi ha definito quello del ritorno alle origini un tema «particolarmente rilevante per il nostro Paese, ma soprattutto per le regioni meridionali e tra queste la Basilicata che proprio sulla rivitalizzazione dei borghi e delle aree interne e sullo sviluppo del turismo ha individuato una delle leve principali per opporsi alla tendenza al declino e ridare speranza alle nostre comunità. È da questa visione che è nata l’idea di rafforzare il disegno del Pnrr per la valorizzazione dei borghi», ha commentato. Tra gli esempi virtuosi in regione, spicca sicuramente quello che è stato definito il “Modello Irsina”: «Partendo dall’analisi di contesto, stiamo cercando di sviluppare il senso di attaccamento alle radici», ha dichiarato il sindaco di Irsina, Nicola Massimo Morea, che ha portato alla Bit la storia di una coppia americana che qui ha comprato casa, innamorandosi del centro storico del borgo; parlandone ai loro amici e conoscenti, il fascino della piccola città della collina materana ha conquistato anche loro portandoli ad acquistare casa.
«Consapevoli del fatto che sangue e radici non si dimenticano, il nostro obiettivo è fare innamorare le persone della nostra città – ha aggiunto Morea -. Oltre agli stranieri, c’è tutto un mondo che ha dovuto lasciare l’Italia; spesso alcuni di loro sono ancora proprietari di immobili in rovina nel centro storico. Incentivandoli e sviluppando il senso di appartenenza, si può generare un indotto». Il comune di Irsina attualmente prevede un incentivo comunale di 5mila euro per nuovo residente, vincolato all’acquisto e/o alla ristrutturazione di immobili. A questo, si aggiunge l’incentivo generale previsto per le regioni del mezzogiorno e una politica fiscale vantaggiosa, come le misure sulla Tari per i primi anni: «Sono segnali che il nostro territorio lancia; accompagnati da una politica fiscale vantaggiosa, i risultati cominciano già ad essere evidenti».