La casa editrice “La Meridiana” compie 35 anni

Il suo sguardo si affaccia sul mondo negli anni Ottanta e, quest’anno, compie trentacinque anni all’insegna della cultura e dell’impegno sociale. Una pagina di storia quella di Edizioni la meridiana, l’idea di un gruppo di giovani che ha colto una sfida, scegliendo di interpretare il mondo con gli occhi del Mezzogiorno.

«Siamo nati in un periodo particolare, in cui un muro divideva culture e comunità – esordisce Elvira Zaccagnino, direttrice di Edizioni la meridiana – oggi ci troviamo a fare i conti con un virus che, in qualche modo, rappresenta una barriera altrettanto significativa, ma non ci arrendiamo».
Lo spirito con cui la casa editrice ha mosso i primi passi, quello spirito guidato dall’impegno sociale di cui parla don Tonino Bello, indimenticabile vescovo e servo di Dio, è lo stesso che la contraddistingue ancora oggi.
«Abbiamo a cuore temi che spaziano dall’educazione alla non violenza, dalla pace all’attenzione per il nord e il sud del mondo – prosegue Zaccagnino – il nostro è un percorso che passa attraverso le comunità».
Perché Edizioni la meridiana si propone, quotidianamente, di coltivare connessioni, sperimentando la convivialità delle differenze promulgata da don Tonino.
«La chiave sta negli incroci, quelli in cui accadono le rivoluzioni perchè ci si può scontrare ma soprattutto incontrare – prosegue la direttrice – da sempre ci mettiamo in ascolto del prossimo, pronti a costruire».
La casa editrice ubicata a Molfetta ha raggiunto lo scopo con cui ha messo radici: coinvolgere autori di respiro nazionale e internazionale, creando reti di un certo rilievo. L’obiettivo con cui guarda al futuro è quello di esserci ancora, un’affermazione per nulla scontata per una casa editrice al giorno d’oggi. Una casa editrice del Mezzogiorno, per giunta, ma che ha lasciato, indubbiamente, un segno indelebile in questi trentacinque anni di attività. Non solo libri, autori e pubblicazioni, ma anche corsi di formazione e progetti destinati a insegnanti, educatori, operatori sociali.
«Siamo i primi in tutta Italia ad aver proposto il progetto “Lettori alla pari”, un unicum che connette tutte le migliori realtà sul diritto alla lettura- spiega la direttrice – si tratta di una fiera del libro accessibile, che pone al centro il lettore e che si è svolta proprio al Sud».
Una terra con cui la casa editrice ha un rapporto molto forte, al punto da scegliere di restarvi.
«Sicuramente la nostra crescita è evidente, c’è una differenza significativa rispetto al passato – afferma Zaccagnino – oggi abbiamo la consapevolezza che quella che abbiamo intrapreso è la strada giusta, perché quello che facciamo ha un valore per i lettori e per la comunità».
In occasione del suo trentacinquesimo compleanno, la casa editrice ha chiesto ai suoi autori e ai suoi lettori di pubblicare un post con il libro grazie a cui si sono avvicinati alla realtà molfettese. L’iniziativa ha riscontrato successo sui social, a testimonianza del fatto che il potere dei libri risiede nel generare connessioni. Non semplici rapporti, ma veri e propri legami di senso.
 

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