Una forte ondata di polemiche ha investito il teatro La Fenice di Venezia dopo la nomina della direttrice d’orchestra Beatrice Venezi.
La scelta, operata dal responsabile del teatro in accordo con le autorità cittadine, è ricaduta sulla Venezi, figura nota al grande pubblico anche per le frequenti apparizioni televisive. La decisione è stata tuttavia immediatamente contestata dall’orchestra e dai sindacati.
Le rappresentanze sindacali hanno sollevato obiezioni sulla modalità di selezione, sostenendo che la nomina avrebbe dovuto essere discussa e concordata con le maestranze. La protesta ha trovato eco anche in altre realtà musicali italiane, come l’orchestra di Catania e quella di Roma, che hanno espresso contrarietà alla prassi di una nomina “calata dall’alto”.
Sulla vicenda è intervenuta l’avvocata Giulia Bongiorno, che ha espresso preoccupazione per quella che ha definito una “vera e propria campagna d’odio molto molto pericolosa”.
Mentre il sindaco di Venezia è impegnato nel tentativo di ricomporre la situazione, l’episodio ha sollevato interrogativi sulle motivazioni della forte reazione.