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Lecce

Vite e vino, i comuni del Nord Salento rivendicano un primato del territorio

La rivendicazione di una ricchezza patrimonio di un vasto territorio, per progettare il futuro economico che inevitabilmente coinvolge anche l’aspetto occupazionale. Un punto fermo per il Nord Salento dove la vite e il vino sono strumenti di sviluppo sociale, capaci di incidere in maniera rilevante nel tessuto produttivo dei territori e di imporsi come prezioso traino di crescita.

Di questo si è discusso ieri mattina a Campi salentina, in un convegno su “Le sfide della viticoltura nel Nord Salento: risultati raggiunti e obiettivi futuri”, che si è tenuto negli spazi della Cantina Campiense organizzato dall’associazione Chiaramente. Al dibattito erano presenti: il sindaco di Campi, Alfredo Fina; il vicepresidente del Consiglio regionale pugliese, Cristian Casili; il presidente del Distretto agroalimentare di Qualità jonico salentino, Pantaleo Piccinno; il docente del dipartimento di Scienze e tecnologie biologiche ed ambientali di UniSalento, Luigi De Bellis; il presidente dell’Ordine degli Agronomi di Lecce, Fabio Lazzari; il presidente di Confagricoltura Lecce, Maurizio Cezzi. L’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, di cui era annunciata la presenza, è intervenuto telefonicamente. Tanti i cittadini e gli operatori agricoli, tra cui diversi giovani, che hanno voluto prendere parte all’incontro, per ascoltare direttamente dalla voce degli esperti le opportunità che attualmente il settore offre, sia dal punto di vista delle tecnologie moderne da impiegare sia degli investimenti, anche alla luce delle risorse inserite nel Pnrr. Da sottolineare la presenza, voluta dagli organizzatori, di oltre trenta fra trattori e mezzi agricoli, convenuti nel recinto della Cantina Campiense, a testimonianza della vivacità e della voglia di riscoprire la terra come importante risorsa su cui investire.

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