Tre ville (una delle quali al mare), un vivaio, una stazione di servizio per carburanti, due auto di grossa cilindrata, una società operante nel settore delle costruzioni (con una sede anche al Nord Italia e un fatturato totale di 8 milioni di euro), numerosi terreni a Nardò, conti correnti bancari e postali. Ammonta a oltre 1,5 milioni di euro il valore dei beni sequestrati stamattina al 42enne di Nardò Cristian Roi e al 37enne di Copertino Gianluca Calabrese, arrestati il 20 novembre scorso nel corso di un’operazione antidroga.
I due, affiliati alla Sacra corona unita, sono ritenuti i principali referenti dello spaccio di droga nel Salento: avrebbero rifornito di ingenti quantitativi di cocaina ed eroina le piazze della zona.
Il sequestro arriva a seguito di accurate indagini patrimoniali, condotte dalla Sezione Misure di Prevenzione patrimoniale della Divisione anticrimine della Questura di Lecce, che hanno ricostruito, spiegano gli inquirenti in una nota, il «profilo criminale temporale» dei due indagati e le loro posizioni economico-patrimoniali, oltre a quelle dei loro familiari. Sarebbe stato così accertato che i due, pur non avendo formalmente dichiarato redditi sufficienti a giustificare le rilevanti disponibilità economiche, avrebbero accresciuto il proprio patrimonio personale ed imprenditoriale, ricorrendo anche all’intestazione di beni a congiunti.
I provvedimenti di sequestro – finalizzati alla successiva confisca – sono stati emessi dal Tribunale di Lecce su proposta congiunta del questore della Provincia di Lecce e del locale procuratore della Repubblica.
L’esecuzione è stata curata da personale della Sezione Misure patrimoniali della Divisione anticrimine, supportato dalla Squadra mobile e da personale dei commissariati distaccati di Nardò e Galatina, con il Reparto Prevenzione crimine, la Polizia stradale e il Reparto volo di Bari.