Momenti di tensione, ieri pomeriggio, allo stadio Minetola di Veglie, durante la partita tra i padroni di casa e l’Atletico Carmiano-Magliano valida per la Coppa Puglia di Prima categoria.
Il match è stato sospeso dall’arbitro a causa degli incidenti avvenuti in tribuna, conditi da lancio di petardi e scontri fisici tra i tifosi.
Alcuni supporter degli ospiti, che avrebbero raggiunto la tribuna dove c’erano i sostenitori locali dopo aver oltrepassato un cancello dando vita allo scontro fisico, sono stati portati nella caserma dei carabinieri per essere identificati. Nove sono stati deferiti in stato di libertà per rissa e violazione della normativa in materia di manifestazioni sportive: sono quattro maggiorenni e cinque minorenni (di cui due sotto i 14 anni per cui sono stati deferiti a piede libero i rispettivi genitori).
Contestato il reato di lancio di oggetti durante manifestazioni sportive. Successivamente si procederà con le richieste di Daspo (divieto di accesso alle manifestazioni sportive).
Il presidente del Carmiano-Magliano, Cosimo Petrelli, la dirigenza e tutta la società hanno espresso «la più ferma e totale condanna per gli incresciosi e deprecabili episodi di violenza» che hanno portato «alla doverosa e necessaria sospensione della gara».
La società «prende le distanze e si dissocia categoricamente da qualsiasi atto di violenza, teppismo e inciviltà. Gli scontri che hanno coinvolto una parte della tifoseria del Carmiano Magliano – continua la società – non rispecchiano in alcun modo in valori di lealtà sportiva, rispetto e sana competizione che da sempre contraddistinguono la nostra Associazione sportiva dilettantistica. Il calcio è passione, non violenza».








