«È pienamente legittima la decisione del Comune di Veglie di revocare la gara per l’affidamento del servizio di refezione scolastica e di affidarne la gestione, in via d’urgenza, a un’altra impresa, la Ladisa Srl». Lo ha stabilito il Tar Lecce, che ha respinto il ricorso presentato dalla società La Fenice Srl, già affidataria del servizio, contro i provvedimenti adottati dall’amministrazione guidata dalla sindaca Mariarosaria De Bartolomeo.
Il caso
La vicenda trae origine dalla gara bandita nel 2025 dal Comune di Veglie per il servizio mensa destinato agli alunni della scuola dell’infanzia statale, della primaria a tempo pieno e al personale docente e Ata. Alla procedura aveva partecipato una sola impresa: proprio La Fenice, che già gestiva il servizio. L’amministrazione comunale aveva contestato alla ditta una serie di inadempienze e violazioni del capitolato speciale d’appalto, relative alla qualità delle forniture e al rispetto degli obblighi contrattuali.
Alla luce di tali contestazioni e della necessità di ampliare la partecipazione di altri operatori del settore, la giunta comunale decise, nell’agosto scorso, di revocare la gara e di affidare in via d’urgenza il servizio alla società Ladisa, per garantire la continuità della mensa e la tutela del diritto allo studio degli alunni. Ritenendo illegittimi i provvedimenti comunali, La Fenice aveva presentato ricorso al Tar, chiedendo l’annullamento della revoca e la sospensione dell’efficacia degli atti.
Il procedimento
Il Comune di Veglie si era costituito in giudizio con il patrocinio dell’avvocato Paolo Gaballo, che aveva difeso la piena legittimità delle scelte amministrative, evidenziando come la revoca fosse stata ampiamente motivata anche dalla preoccupazione dei genitori dopo lo scandalo del ritrovamento di olio non conforme all’extravergine di oliva nella disponibilità della ditta e che sarebbe stato utilizzato per la preparazione dei pasti.
A supporto della linea difensiva del Comune si era costituita anche la società Ladisa, rappresentata dagli avvocati Ada Matteo e Saverio Sticchi Damiani, i quali avevano a loro volta sottolineato l’infondatezza delle doglianze avanzate da La Fenice. «L’amministrazione comunale – ha dichiarato la sindaca Di Bartolomeo – ha agito sempre con l’obiettivo di garantire il miglior servizio di refezione scolastica per i nostri alunni».
Le dimissioni
Se altri Comuni hanno optato per un servizio mensa alternativo a La Fenice, a Taurisano, nonostante una class action e la forte protesta dei genitori, il sindaco Luigi Guidano non indietreggia, proseguendo il servizio con la stessa ditta appaltatrice. Dopo un appello pubblico in consiglio comunale e una lettera aperta in cui chiedeva al primo cittadino di rivedere la scelta e valutare una risoluzione consensuale del contratto, l’assessora ai Lavori pubblici Valeria Carolì, ieri pomeriggio, durante un incontro molto partecipato con i rappresentanti dei genitori, ha annunciato le proprie dimissioni irrevocabili, consegnandole nelle mani del sindaco.
Un gesto carico di significato politico e simbolico, motivato – come ha spiegato la stessa Carolì – dalla volontà di prendere le distanze da una decisione che ritiene «incomprensibile e contraria al buon senso», considerando le inchieste giudiziarie e le preoccupazioni espresse dalle famiglie. Le sue parole sono state accolte con un lungo applauso da parte dei genitori presenti.
