Maria Antonietta Aiello sarà la nuova rettrice dell’Università del Salento, prima donna a guidare un ateneo pugliese. Dopo Luigi Melica, anche Salvatore Rizzello ha ritirato la sua candidatura e per la prorettrice vicaria non ci sono più ostacoli nella corsa al rettorato. Già domani potrebbe essere eletta.
La nota di Rizzello
«In queste settimane ho condiviso con voi un’idea di Università basata sull’ascolto, sul coinvolgimento, sull’inclusione e sulla cura della nostra comunità. Oggi, nel rispetto di quello stesso orizzonte, sento il dovere di compiere una scelta chiara, orientata al bene dell’Ateneo. Alla luce del risultato elettorale, ho ritenuto – insieme al gruppo di lavoro che mi ha accompagnato in questi mesi – di ritirare la mia candidatura. Per questo, l’8 luglio sosterrò senza riserve la professoressa Aiello, con la quale – sono certo – sarà possibile fare sintesi su diverse parti dei nostri programmi», ha scritto ieri Salvatore Rizzello, direttore della scuola Isufi, in una nota.
L’appello
Per essere eletta domani, Maria Antonietta Aiello deve raggiungere il quorum di 468 voti ponderati. La prorettrice vicaria ha rivolto un appello a tutta la comunità universitaria: «Carissime e carissimi, il risultato del 4 luglio è per me altamente gratificante ma allo stesso tempo mi restituisce una grande responsabilità. Desidero innanzitutto ringraziare il professore Luigi Melica per le sue parole, per il senso di responsabilità dimostrato nel ritiro della sua candidatura e per il contributo offerto a questo importante passaggio della vita del nostro Ateneo. Rivolgo un ringraziamento altrettanto sentito al professore Salvatore Rizzello».
Il gesto
«La sua scelta di ritirare la candidatura e di sostenere la mia proposta – aggiunge – rappresenta un gesto significativo, che apre nuove prospettive di collaborazione all’interno del nostro Ateneo, al fine di renderlo sempre più luogo di cura, partecipazione e responsabilità. Credo fermamente che le energie migliori espresse da tutte e tutti in questo percorso possano ora confluire in una direzione condivisa, capace di rafforzare il ruolo del nostro Ateneo come spazio libero, inclusivo e generativo. Ma ora è il tempo delle scelte.
Martedì la comunità è chiamata ad esprimere una decisione netta: vogliamo una governance capace di guidare l’Ateneo con stabilità, senza logiche di spartizione, ma con una visione chiara e un metodo aperto al confronto. Chiedo di sostenermi con il vostro voto, non per chiudere un percorso, ma per definirlo in maniera convinta e decisiva».