Continueranno gli scavi per portare alla luce i tesori dell’età romana nascosti sotto la pavimentazione di via Alvino e saranno finanziati dal ministero della Cultura. È emerso dall’incontro di ieri a Roma tra la sindaca Adriana Poli Bortone e il ministro Alessandro Giuli, che ha anche espresso il desiderio di venire a Lecce entro la fine dell’anno per un sopralluogo. Una giornata storica per la città e per tutto il Salento perché gli scavi consentiranno di ampliare l’anfiteatro romano. La sindaca convocherà subito un tavolo di concertazione con la Soprintendenza per elaborare un progetto da condividere col ministero che lo finanzierà.
Le risorse
«È stato un confronto assolutamente proficuo», commenta la prima cittadina che sottolinea di aver trovato «un ministro molto preparato sulla situazione del territorio di Lecce e sull’anfiteatro in particolare. Con una grande notizia: ha già previsto nel bilancio di quest’anno le risorse per poter intervenire sulle ultime scoperte. Sarà un finanziamento importante e si potrà intervenire anche sulla presenza messapica e romana nel Salento (Lecce, Rudiae e Castro)».
Il confronto
Poli Bortone non nasconde la sua grande soddisfazione per l’importante risultato ottenuto perché così «si potrà far sapere che esiste tutto un Salento romano e una Lecce romana e non solo Barocca, come sostengo da tanto tempo». Giuli ha ribadito la necessità di istituire un tavolo con la Soprintendenza e con esperti nel campo della ricerca come il professore Francesco D’Andria. «Oggi parleremo con la Soprintendenza che aveva già ipotizzato un tavolo. Sono davvero contenta, è stato un bellissimo incontro che ha confermato ancora una volta quanto importante sia per Lecce la valorizzazione culturale e quanta attenzione vi sia per la nostra città e le sue ricchezze storiche da parte del governo», sottolinea Poli Bortone.
Il sopralluogo
Intanto, ieri, c’è stato un sopralluogo all’interno del cantiere di via Alvino per fare il punto sulla situazione alla luce delle preziosissime scoperte emerse dagli scavi: un’importante porzione dell’anfiteatro, una parte delle gradinate, una colonna e un blocco che potrebbe essere un secondo ingresso. Sul luogo si sono recati Francesca Riccio, referente della Soprintendenza di Lecce, il vicesindaco Roberto Giordano Anguilla, l’archeologo Giuseppe Muci, l’ingegnere Giovanni Puce e l’architetto Silvio Cillo.
Le scoperte
Giovedì scorso, la ditta che si è aggiudicata la gara per i lavori in via Alvino, strada che costeggia la parte di anfiteatro oggi visibile, si era fermata perché dal cantiere sono emerse diverse strutture appartenenti al monumento. I lavori si son fermati come avvenuto circa un anno e mezzo fa. Le nuove scoperte sono emerse più a destra, rispetto allo scorso anno, in corrispondenza delle gradinate. Adesso, la bella notizia arrivata ieri da Roma consentirà di procedere arricchendo di nuovi tesori archeologici la città. A breve, comunque, ci sarà un ulteriore sopralluogo al quale parteciperà anche la sindaca. Intanto, nelle prossime ore, all’interno del cantiere potrebbero essere effettuati ulteriori rilievi dall’alto con l’ausilio di un drone.