Era ricercato in tutta Europa da 19 anni il 52enne albanese Durin Lusha, arrestato dai carabinieri a Taviano, nel Leccese, mentre era seduto al tavolino di un bar.
A incastrare l’uomo è stato un tatuaggio sull’avambraccio destro raffigurante una donna seminuda.
Il 52enne deve scontare una condanna definitiva a dieci anni di reclusione per essere stato a capo di un’organizzazione italo-albanese dedita all’induzione e allo sfruttamento della prostituzione e riduzione in schiavitù di giovani donne provenienti per lo più dall’Albania. Per sfuggire alla cattura l’uomo aveva anche cambiato il nome di battesimo sul passaporto.