Le indagini sulla scomparsa di Tatiana Tramacere subiscono un’accelerazione decisiva e si concentrano ora sugli ultimi istanti noti della 27enne, svanita nel nulla dal 24 novembre. In serata, i carabinieri hanno ascoltato a lungo il gestore del pub situato all’interno di Parco Raho, a soli 500 metri dall’abitazione della ragazza.
L’attenzione degli inquirenti è focalizzata su quel locale perché lì lavora Dragos, un 30enne che sarebbe l’ultima persona ad aver visto Tatiana prima del silenzio.
Lo “screzio” e l’ultimo saluto
È stato lo stesso Dragos, ai microfoni della trasmissione Chi l’ha visto?, a fornire la sua versione dei fatti: quel pomeriggio del 24 novembre avrebbe incontrato Tatiana proprio al parco. Tra i due ci sarebbe stato un «piccolo screzio», una discussione definita minore, al termine della quale si sarebbero salutati con la promessa di rivedersi il giorno seguente. Secondo il racconto del giovane, Tatiana si sarebbe allontanata dicendo di voler tornare a casa.
Le parole del 30enne sono ora al vaglio degli investigatori, che procedono con l’ipotesi di reato di istigazione al suicidio (il fascicolo è al momento a carico di ignoti). I militari hanno sequestrato il cellulare di Dragos: i tecnici sono al lavoro per analizzare chat, tabulati e celle telefoniche alla ricerca di elementi utili o incongruenze. Non solo: nei giorni scorsi i Carabinieri avrebbero già perlustrato un garage nella disponibilità del giovane e acquisito le immagini di tutte le telecamere di videosorveglianza della zona, nel tentativo di verificare se Tatiana sia davvero uscita dal parco per dirigersi verso casa o se la sua strada si sia interrotta lì.