Il responsabile del settore Urbanistica e territorio del Comune di Specchia, il 60enne Antonio Baviglio, andrà a processo con l’accusa di minaccia aggravata nei confronti di un 12enne.
Il ragazzino sarebbe stato minacciato di morte dopo aver suonato ripetutamente, insieme ad alcuni coetanei, al campanello di casa dell’uomo. I fatti sono avvenuti il 31 agosto scorso.
Al termine delle indagini preliminari l’uomo, a cui viene contestata una recidiva reiterata nel quinquennio, è stato raggiunto da un decreto di giudizio immediato fissato per il prossimo 10 aprile.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri sulla base della denuncia, dopo la scampanellata il 60enne sarebbe sceso in strada raggiungendo il gruppetto in una piazza vicina per poi rivolgersi con fare minaccioso al 12enne ritenuto colpevole, intimandogli che se fosse accaduto un’altra volta lo avrebbe sparato e facendogli vedere che aveva una pistola.
Il gesto avrebbe provocato un forte stato di ansia nel ragazzino, costretto a ricorrere alle cure della guardia medica dopo aver raccontato l’accaduto alla madre. Da qui la denuncia ai carabinieri e l’avvio delle indagini.
Nel corso della perquisizione domiciliare a casa del professionista l’arma usata per le presunte intimidazioni non è stata mai ritrovata.