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Serie A, il Lecce agguanta la Juventus in pieno recupero: primo sigillo giallorosso per Rebic

Si sblocca Rebic e lo fa al momento giusto regalando al Lecce il pareggio al 93' contro la Juventus al Via del Mare. La rete di Cambiaso, il cui tiro viene deviato da Gaspar, al 23' aveva incanalato la gara sui binari bianconeri, ma decisiva è la zampata del croato in pieno recupero. Nonostante le…
(Foto Giovanni Evangelista/LaPresse)

Si sblocca Rebic e lo fa al momento giusto regalando al Lecce il pareggio al 93′ contro la Juventus al Via del Mare.

La rete di Cambiaso, il cui tiro viene deviato da Gaspar, al 23′ aveva incanalato la gara sui binari bianconeri, ma decisiva è la zampata del croato in pieno recupero.

Nonostante le nove assenze forzate e i due legni colpiti nel primo tempo, gli uomini di Thiago Motta non hanno trovato modo e forza di chiudere la gara, complice un Lecce che non si è mai arreso e che, una volta passato in svantaggio, ha messo alle corde i bianconeri e nel recupero raggiunge il pari.

La Juve sale a quota 26 punti, e dovrà rimboccarsi le maniche per restare agganciata ai piazzamenti Champions. Il Lecce con 13 punti resta appena sopra la zona retrocessione, con la cura Giampaolo che sembra funzionare.

La partita

In casa Lecce, il tecnico sogna di replicare l’impresa di Venezia, e schiera lo stesso undici di partenza proposto al Penzo: unica novità l’impiego dello spagnolo Tete Morente nel reparto avanzato, preferito a Pierotti. Sul fronte opposto prosegue la piena emergenza in casa Juve, con il tecnico Thiago Motta che si affida per 9/11 alla squadra imbattuta contro l’Aston Villa: unici cambi quelli del portiere con Perin preferito a Di Gregorio e nel reparto arretrato Danilo che rileva l’indisponibile Savona.

Parte subito forte la Juve, che già dalle prime battute si stabilisce nella metà campo dei padroni di casa, e già al 5′ spreca la prima occasione da rete. Yildiz crossa dalla sinistra, Falcone non è impeccabile nell’uscita e Thuram da pochi passi non si coordina bene, colpendo il palo a porta vuota: la sfera poi termina fuori. La gara sembra seguire un copione ben definito, con gli ospiti stabilmente nella trequarti del Lecce, che fatica a mettere pressione offensiva ai bianconeri. E su uno svarione giallorosso, con Dorgu che sbaglia un passaggio orizzontale, Conceicao si lancia in contropiede. Il portoghese avanza, si accentra e calcia di sinistro da fuori: la sfera di stampa sul palo alla destra di Falcone (16′): e per i bianconeri si tratta del secondo legno di serata. Il gol arriva al 24′ con Weah, abile a sfruttare una corta respinta di Falcone, ma c’era un fuorigioco precedente di Locatelli ad inizio azione: il var conferma quanto deciso in campo.

Il dominio della Juve sulla gara è sempre più insistente, ma il Lecce con il passare dei minuti prende coraggio e palleggia con più facilità e qualità, non rinunciando a mettere pressione ai bianconeri, senza però creare particolari problemi in area avversaria. Un minuto di recupero e si va al riposo a reti bianche.

Via alla ripresa e la Juve rientra con convinzione e prova subito a schiacciare il Lecce nella sua area. Ma il primo acuto è di marca giallorossa. Corre il 49′ e Rafia, saltando Gatti, prova a lanciarsi in area bianconera. Locatelli lo rimonta e sventa in angolo, dal corner Krstovic colpisce di testa, ma Perin blocca a terra. Il Lecce trova coraggio e la sua azione diventa più insistente. In rapida successione le occasioni prima di Tete Morente (10′), la cui conclusione è bloccata da Perm, e poi la sassata di Krstovic (11′), ma Perin è ancora attento. Il Lecce gioca, ed il Via del Mare gradisce.

Arrivano le prime mosse dalle panchine con Thiago Motta che inserisce Fagioli per Thuram e Rouhi per Gatti (18′). Danilo si sosta al centro della difesa, Cambiaso va a destra e Rouhi si posiziona sulla fascia opposta. Il Lecce è ancora pericoloso (22′), Kalulu va a vuoto su un lancio lungo e Krstovic si invola da solo verso Perin. Danilo è costretto a placcarlo, giallo inevitabile: si chiede l’espulsione, ma l’attaccante montenegrino era distante dalla porta.

La Juve soffre, ma trova la zampata decisiva per passare al 23′. Cambiaso scambia con Koopmeiners e si accentra. Il tiro non sembra molto pericoloso, ma Gaspar lo tocca in scivolata e manda in controtempo Falcone per il vantaggio bianconero.

Lecce sotto e Giampaolo aumenta il peso offensivo della squadra e manda in campo Kaba e Rebic per Ramadani e Morente; sul fronte opposto Yildiz lascia il campo a Mbangula (75′). Dentro anche Oudin (81′) al posto di Rafia, per un Lecce a totale trazione anteriore. Al minuto 84 esordio per il giovane Diego Pugno, attaccante classe 2006, che rileva Conceicao; sulla sponda opposta dentro Pierotti per Gallo, che accusa un problema fisico. Il Lecce spinge, la difesa della Juve annaspa e calcia lontano.

Iniziano i quattro minuti di recupero assegnati e il finale è tutto da scrivere. Il cronometro segna il 93′, Dorgu ruba palla a Cambiaso e lancia Krstovic sulla sinistra. L’attaccante accelera e crossa basso per il Rebic, appostato nell’area piccola, e pronto al più comodo dei tap-in. Il Lecce agguanta il pari e il Via del Mare esplode di gioia.

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