Prima del match Lecce-Juventus di questa sera, ha parlato in conferenza stampa Marco Giampaolo rispondendo alle domande dei giornalisti, dopo aver diramato la lista dei convocati nella quale è tornato disponibile Berisha. «Abbiamo continuato a lavorare sulla falsa riga di quello fatto prima. Stiamo portando avanti un certo tipo di lavoro, aggiungendo un mattone alla volta, un concetto alla volta. Il lavoro da fare è tanto, non per demeriti precedenti, ma per l’idea che voglio dare. Una squadra equilibrata e ordinata» ha esordito.
Juventus ai minimi termini
Si è parlato del fatto che la Juventus arrivi al ‘Via del Mare’ in emergenza numerica, ma Giampaolo è chiaro: «La Juventus è una squadra forte, non può permettersi il turnover, ma a quei livelli sono abituati a certi ritmi. Ha idee di come giocare, di come tenere la palla. A me piace molto, Motta sta facendo un buon lavoro. Non sono né sollevato né preoccupato per le assenze. Non ha mai perso, ha la percentuale più alta di palloni giocati, il numero di passaggi più alto in campionato. È una squadra che sa e che è capace di sfinirti con il palleggio, facendoti consumare un sacco di energie. Ecco perché dovremmo fare qualcosa di più sul piano del possesso, altrimenti diventa difficile». Quanto al modulo Giampaolo sembra voler tornare al 4-3-3, ma ha chiarito: «Col Venezia il cambio è stato d’obbligo per bloccare i due centrocampisti. Con la Juventus vorrei vedere il Lecce. La miglior caratteristica è quella dello spirito».
Le scelte
Sulle scelte, Giampaolo ha svelato alcuni retroscena. «Ho detto ai miei calciatori che giocheremo in 16. Chi comincia e chi subentra non mi interessa. Mi interessa la qualità del complesso. Tutto dipende dalla qualità, dalle prestazioni individuali. Se qualcuno va al di sotto delle sue caratteristiche andiamo in difficoltà». Ma come sta andando il lavoro? «In questa settimana qualche concetto passa di più durante gli allenamenti, si inizia a muovere qualcosa e ad apprendere. A me piace il confronto con la musica, dobbiamo essere intonati. Dobbiamo stare sul pezzo quotidianamente, lavorando e facendo tante cose. I risultati devono aiutarci in questo percorso, altrimenti è inutile». Il dualismo Krstovic-Rebic affascina e pone delle domande. «Sono sicuro che giocheranno entrambi, uno prima e uno dopo o entrambi. Non partiremo di certo con tutti e due dall’inizio, questo è un indizio. Krstovic è un giocatore generoso. Tutti e due stanno lavorando bene. Rebic è perfetto nell’allenamento e non si tira indietro. Krstovic quando l’ho avuto ha dato tutto, non ho nulla da eccepire». «Il nostro obiettivo è puntare alla prestazione. In questo modo è più facile arrivare al risultato. Diversamente fai fatica. Bisogna mantenere il livello alto. Sono sicuro che i tifosi siano una risorsa, le squadre del nostro livello ne hanno bisogno. Il Lecce è settimo per numero di abbonati: un dato chiaro sulla passione e attaccamento. Il pubblico può essere valore aggiunto quando vuole. La squadra deve avere l’atteggiamento giusto per coinvolgerlo» ha concluso.