Dopo i violenti scontri avvenuti sabato scorso al Via del Mare prima della partita Lecce-Roma, il Questore di Lecce ha emesso tre provvedimenti di Daspo (Divieto di Accedere alle Manifestazioni Sportive) nei confronti di altrettanti tifosi, in seguito alle indagini condotte dalla Digos e dalla Divisione Anticrimine. I provvedimenti hanno una durata che va dai due ai cinque anni.
Scontri
Gli incidenti si sono verificati intorno alle ore 18, prima dell’inizio dell’incontro di Serie A. All’arrivo dei circa 200 tifosi ospiti, scortati dalla polizia e autori di cori provocatori, si è radunato un gruppo di circa 300 ultras leccesi, con volti travisati e intenzioni ostili.
Nonostante lo schieramento delle forze dell’ordine abbia impedito il contatto diretto tra le tifoserie, a breve distanza si è verificato un lancio di oggetti pericolosi, tra cui petardi, bottiglie e pietre, contro i poliziotti, causando il ferimento di dieci agenti.
Provvedimenti
Nell’immediatezza dei disordini, un 47enne leccese è stato deferito in stato di libertà per resistenza a pubblico ufficiale. Successivamente, grazie alla visione delle immagini registrate dalla polizia scientifica, un 32enne di Copertino è stato arrestato in flagranza differita per aver partecipato al lancio di materiale pericoloso. Durante le fasi di prefiltraggio, un tifoso romanista di 25 anni è stato denunciato a piede libero per possesso di un artifizio pirotecnico.
Considerata la pericolosità dei comportamenti e l’urgenza di prevenire ulteriori episodi di violenza, il Questore di Lecce ha emesso i tre Daspo. Il tifoso romanista di 25 anni ha ricevuto un divieto di accesso agli impianti sportivi per due anni, mentre per gli ultras leccesi sono stati disposti provvedimenti più severi: 5 anni per il 47enne, considerato recidivo, e 3 anni per il 32enne di Copertino.
