Salento, si rinnova il rito delle tavole ricche di prodotti tipici

Tornano in Salento le famose Tavole di San Giuseppe, tradizione antica che col passare degli anni è diventata una vera e propria attrazione turistica. I paesi in cui questa tradizione si è maggiormente affermata sono quelli della linea adriatica intorno a Otranto. Nel leccese, l’usanza è radicata nei Comuni di Giurdignano, Poggiardo, Cerfignano, Cocumola, Diso, Guagnano, Minervino di Lecce, Specchia Gallone, Uggiano la Chiesa, Casamassella e Tuglie. Come vuole la tradizione, le Tavole vengono preparate dai devoti nelle loro case e sono offerte a San Giuseppe per ricevere la sua protezione o per estendere, almeno per un giorno, ai meno fortunati il piacere di una mensa ricca e imbandita. Vengono impreziosite con diverse pietanze che vanno dai lampascioni alle “rape“, dai “vermiceddhri“ (tipo di pasta con cavoli) al pesce fritto, dalle “pittule” alla zeppola, dal pane a forma di una grossa ciambella ai finocchi e alle arance. Il tutto viene consumato oggi dai cosiddetti “Santi” che sono interpretati da amici o parenti delle famiglie che per fede rispettano l’usanza. I commensali vanno da un numero minimo di tre (San Giuseppe, Gesù bambino e la Madonna) a un numero massimo di tredici, sempre comunque di numero dispari. Giurdignano è senz’altro il paese di più antica e radicata tradizione. Durante questo fine settimana sono tanti gli appuntamenti in calendario, legati a questa antica tradizione particolarmente affermata nel leccese. I giovani dell’oratorio “San Giovanni Bosco” di Giurdignano anche quest’anno hanno voluto realizzare la “loro” Tavola : “Ri-Uniti attorno San Giuseppe”. Per l’occasione i ragazzi hanno allestito la Tavola di sette Santi, ciascuno in rappresentanza di una associazione del paese. Nella serata di ieri è avvenuta la benedizione e invece il rito della consumazione è previsto oggi pomeriggio alle ore 15.30. Sempre nella serata di ieri, è stata invece benedetta la grande Tavola che è stata allestita dalla Pro Loco in piazza Municipio. Altre sono state preparate in alcune famiglie del paese e presso la scuola primaria. A Poggiardo il gruppo “Tavola di San Giuseppe”, con il patrocinio del Comune ha allestito la “Tavola di San Giuseppe di Comunità” presso l’atrio del liceo artistico cittadino “Nino della Notte”. Suggestive sono anche quelle che sono state preparate a Minervino, Cocumola e Specchia Gallone in un percorso della tradizione culinaria realizzato grazie alle famiglie del territorio e che possono essere visitate questa mattina dalle 10 alle 12. Inoltre, a Tuglie, in passato, la Tavola di San Giuseppe era usanza imbandirla grazie alla devozione importata dalla Sicilia e da alcuni paesi attorno a Otranto. Secondo le informazioni che si sono tramandate nel tempo, una delle devote era la signora Maria Paino, detta “Siciliana“, arrivata a Tuglie da Agrigento in seguito al terremoto avvenuto agli inizi del Novecento. La Tavola realizzata da Gianpiero Pisanello e Salvatore Petruzzi sarà visitabile alla “Cantina Peparussu – Casa delle Tradizioni”, di via Nicola Tramacere al civico 85. Sarà aperta durante tutta la giornata di oggi, dalle 8 alle 21. Inoltre, questa sera alle ore 20, subito dopo la benedizione, seguirà un piccolo momento di festa con la degustazione di “pittule” e vino. L’appuntamento sarà salutato dallo spettacolo di fuochi pirotecnici e dall’esibizione di un concerto bandistico. Il ricavato sarà devoluto in beneficenza.

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