C’è una prima importante svolta nell’inchiesta sulla morte di Roberta Bertacchi, la 26enne di Ruffano trovata impiccata con una sciarpa alla pensilina del balcone della villetta dove viveva a Casarano, il 6 gennaio del 2024. Il sostituto procuratore della Repubblica di Lecce, Rosaria Petrolo, ha chiesto il rinvio a giudizio per l’ex fidanzato, Davide Falcone, 36enne di Casarano accusato di maltrattamenti nei confronti della vittima.
L’udienza preliminare è stata fissata per il 12 maggio dinanzi alla giudice del tribunale di Lecce Anna Paola Capano. Dopo la morte della 26enne la Procura ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di istigazione al suicidio, reato per cui ha poi chiesto l’archiviazione. I legali della famiglia di Roberta, gli avvocati Luciano De Francesco e Silvia Romano, hanno già presentato richiesta di opposizione all’archiviazione.
L’inchiesta
Sono stati proprio i legali della famiglia Bertacchi, con una ulteriore querela, a evidenziare i presunti maltrattamenti subiti dalla ragazza. Le indagini, anche attraverso testimonianze, perizie e consulenze tecniche, hanno portato alla luce il clima in cui si sarebbe consumato il rapporto tra i due, ricostruendo presunti litigi, alterchi, scatti d’ira e umiliazioni nei confronti della ragazza ad opera di Falcone, spesso sotto l’effetto di sostanze alcoliche. Inoltre, avrebbe percosso la giovane in almeno tre diverse occasioni, spinto da una gelosia di natura ossessiva.
Quello del 36enne è un nome noto alle cronache: lo scorso 31 ottobre è stato condannato a 7 anni e 10 giorni di reclusione nel processo con rito abbreviato scaturito dall’operazione antidroga «Fortezza», per cui si trova attualmente ai domiciliari con il braccialetto elettronico.
L’ultimo atto
La sera prima del ritrovamento del corpo Falcone avrebbe costretto Roberta Bertacchi a rientrare a casa, minacciando di sfasciare tutto. Poi avrebbe tentato di aggredirla, umiliandola in presenza di altre persone, fino a dirle che avrebbe dovuto ammazzarsi, scatenando la rabbia e la frustrazione della ragazza.