È il giorno del dolore a Racale dove, stamattina, si sono svolti i funerali di Teresa Sommario, la donna di 52 anni uccisa a colpi d’accetta dal figlio 21enne Filippo Manni, nella sua abitazione di via Toscana martedì scorso.
Amici, conoscenti e parenti si sono riuniti nella chiesa di San Giorgio Martire per l’ultimo saluto alla donna. Il sagrato e l’interno della chiesa erano gremiti di persone.
In prima fila, accanto all’ex marito Daniele, ai figli gemelli e ai familiari, erano presenti anche il sindaco Antonio Salsetti e il prefetto di Lecce, Domenico Natalino Manno.
Durante la cerimonia, officiata dal parroco don Pasquale Fabbiano, un’amica ha letto una toccante lettera in cui Teresa è descritta come una persona che «ogni giorno si svegliava con la voglia di fare il meglio. Che aveva l’amore da donare e la pazienza da insegnare», con «occhi capaci di guardare oltre e un sorriso che era una casa sempre aperta».
Il monito dell’omelia e l’addio dell’ex marito
Nell’omelia, il parroco ha lanciato un appello a «cercarsi, a non restare soli per non scivolare in solitudini e sconfitte». Un messaggio che si lega alle parole dell’amica, che ha definito la morte di Teresa «un grido che ci chiama tutti a riflettere», aggiungendo: «Non deve restare solo una pagina di cronaca, ma diventare un monito che ci costringe a svegliarci».
Al termine della messa ha preso la parola anche l’ex marito, Daniele Manni. «Non riesco a capire», ha affermato, esprimendo profondo rammarico e la consapevolezza di una storia importante con Teresa. Ha promesso di continuare a trasmettere ai figli Giacomo, Matteo e allo stesso Filippo i valori di amore, rispetto e considerazione che la madre aveva insegnato loro. «Io penso che Teresa abbia perdonato Filippo, perché una mamma sono sicuro che perdona», ha concluso.
L’uscita del feretro dalla chiesa è stata accompagnata da un lungo applauso spontaneo.