Racale, il Tar dà ragione al Comune: il Ministero dovrà assegnare risorse per il risanamento dell’ente

Il Tar del Lazio dà ragione al Comune di Racale così i ministeri competenti dovranno riformulare le risorse assegnate a 26 municipalità nell’ambito del Fondo per il sostegno degli enti in deficit strutturale (stanziamento previsto nella Legge di Bilancio del 2021), includendo anche Racale che sarebbe stata esclusa immeritatamente dalla graduatoria.

Le somme di denaro del Fondo, da ripartire tra gli enti che avevano deliberato la procedura di riequilibrio finanziario e che risultavano avere il piano di riequilibrio approvato o in corso di attuazione (anche se in attesa di rimodulazione a seguito di pronunce della Corte dei conti e della Corte costituzionale), erano state negate al Comune di Racale poiché il piano di riequilibrio approvato dall’ente non risultava “in attesa della deliberazione della sezione regionale della Corte dei conti”. Dei 60 giorni previsti dalla normativa per concludere l’istruttoria da parte della commissione ministeriale, la stessa si è conclusa dopo più di due anni e nove mesi.

Per questo motivo, dunque, il Tar del Lazio (Sezione Prima Ter, presieduta dal magistrato Francesco Arzillo) nella sentenza pubblicata ieri ha accolto il ricorso presentato dall’ente, difeso dall’avvocata Chiara Longo.

Da una prima stima, l’importo che spetterebbe all’ente salentino oscillerebbe tra il milione e il milione e mezzo di euro e le risorse favorirebbero il risanamento finanziario dei Comuni in predissesto.

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