Dopo i siti di istituzioni e banche, anche le imprese agricole pugliesi sono finite nel mirino degli hacker stranieri.
A denunciarlo è Coldiretti Puglia, spiegando che, nei giorni scorsi, a un’azienda di Vernole, in provincia di Lecce, avrebbe ricevuto diverse mail scritte in lingua russa e dal conto corrente dell’impresa sarebbe stata fatta una transazione non autorizzata, mettendo anche in ginocchio i device dell’impresa.
Gli attacchi web si attuerebbero, secondo quanto riferisce l’associazione agricola, con e-mail bombing che hackerano i domini dei siti aziendali, accedendo a informazioni sensibili, sfruttando dati finanziari rubati per effettuare transazioni non autorizzate e distraendo soldi dai conti correnti aziendali.
A confermare quanto sostiene Coldiretti Puglia sono i dati forniti dalla polizia postale che, solo lo scorso anno, ha gestito quasi 12mila attacchi informatici significativi, diramando più di 59mila alert per prevenire e contrastare attacchi ai sistemi informatizzati di interesse nazionale.
Per l’associazione agricola pugliese vanno difesi dalle truffe anche i cittadini, sei su dieci, che fanno acquisti o usano servizi online e che comprano per lo più prodotti moda, di bellezza, elettronici, giochi, pezzi di arredo e per la cura della persona.
A frenare, invece, la vendita di alimentari sul web, conclude Coldiretti Puglia, sono diversi fattori: dalla preoccupazione per la sicurezza di effettuare pagamenti su internet, fino alla deperibilità dei prodotti in vendita oltre ai timori per le caratteristiche qualitative.