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Primo Maggio, il Pd Puglia a Soleto dopo le minacce ai dem locali: «Presidio antifascista»

«Domani saremo a Soleto per ribadire il pieno sostegno al circolo e per sostenere ancora di più i valori e i principi della nostra Costituzione, nata dalla Resistenza». Così Domenico De Santis, segretario regionale del Partito democratico della Puglia annuncia il «presidio antifascista» organizzato per domani, Primo Maggio, davanti alla sede del Pd di Soleto…
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«Domani saremo a Soleto per ribadire il pieno sostegno al circolo e per sostenere ancora di più i valori e i principi della nostra Costituzione, nata dalla Resistenza». Così Domenico De Santis, segretario regionale del Partito democratico della Puglia annuncia il «presidio antifascista» organizzato per domani, Primo Maggio, davanti alla sede del Pd di Soleto dove, in due occasioni – l’ultima proprio il 25 aprile -, sono stati fatti trovare bigliettini con minacce e intimidazioni.

Il presidio, fanno sapere i dem pugliesi, è aperto ai militanti di tutte le forze politiche e di tutte le associazioni democratiche e antifasciste del territorio. Vi parteciperanno il segretario regionale Domenico De Santis, il segretario provinciale Luciano Marrocco, gli eletti Pd e numerosi altri esponenti delle istituzioni del territorio.

Il 25 aprile scorso, Festa della Liberazione, nella cassetta delle lettere del circolo Pd di Soleto è stata fatta trovare una lettera anonima contenente minacce e frasi che richiamano il linguaggio del nazismo e del fascismo. «È la seconda volta che accade – ricorda De Santis – e questo rende l’atto ancora più grave e inaccettabile».

Il Pd Puglia sarà, dunque, «a Soleto per condannare con assoluta fermezza questo attacco, che, oltre a essere un’offesa a tutti i militanti del circolo, è un’aggressione ai principi di democrazia e libertà che guidano da sempre la nostra azione politica».

Enza Miceli, segretaria del circolo Pd di Soleto, sottolinea che «di fronte a gesti anonimi che inneggiano al fascismo, non possiamo restare indifferenti» e invita tutti a partecipare al presidio perché rappresenta «un atto di responsabilità collettiva, un’affermazione chiara che il nostro territorio e il nostro partito non tollerano l’odio, la violenza e l’intolleranza».

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