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Prima volta in Puglia, a Melpignano il cibo è un diritto tutelato dallo statuto del Comune

Nel Comune della Grecìa salentina il cibo è un diritto. L’amministrazione comunale, guidata dalla sindaca Valentina Avantaggiato, ha introdotto il diritto al cibo per tutti nello statuto. Una novità rivoluzionaria per il piccolo borgo, primo comune in Puglia ad adottare il provvedimento. «Preoccuparsi e farsi carico della corretta e adeguata quantità e qualità del cibo,…
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Nel Comune della Grecìa salentina il cibo è un diritto. L’amministrazione comunale, guidata dalla sindaca Valentina Avantaggiato, ha introdotto il diritto al cibo per tutti nello statuto. Una novità rivoluzionaria per il piccolo borgo, primo comune in Puglia ad adottare il provvedimento. «Preoccuparsi e farsi carico della corretta e adeguata quantità e qualità del cibo, come sancito dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, rappresenta una scelta chiara e una presa di posizione concreta», sottolinea la prima cittadina.

Il piano

È prevista la costituzione di un tavolo comunale ad hoc e la redazione di un piano triennale delle politiche del cibo. Melpignano punta a rafforzare lo sviluppo razionale delle risorse naturali, ambientali, storiche e culturali e a favorire, al contempo, lo sviluppo turistico. Dalla mensa a chilometro zero per i bambini, passando per la rassegna “Il mercato del giusto” (che promuove e sostiene i produttori di materia prima del territorio), ai numerosi incontri con accademici, giornalisti e nutrizionisti, fino all’istituzione del master in gastronomie territoriali sostenibili e food policies in collaborazione con Unisalento e Università di scienze gastronomiche di Pollenzo, la visione dell’amministrazione è stata chiara sin dal primo momento. E poi il via alla comunità del cibo come strumento di partecipazione e valorizzazione agroalimentare e la promozione di percorsi di sensibilizzazione sulla corretta alimentazione rivolti alle scuole, coinvolgendo docenti e genitori.

L’obiettivo

«Un modo per strutturare tutte queste iniziative, fare sistema sulle politiche del cibo e unire le forze anche con gli altri enti del territorio, coinvolgendoli in una progettazione futura sullo stesso tema», spiega la sindaca Valentina Avantaggiato. L’obiettivo del comune è integrare tutte le iniziative in un modello che permetta di produrre azioni in un contenitore più ampio. «Ci siamo resi conto di come il cibo, oggi, sia non solo un diritto da garantire di cui il pubblico deve farsi carico, ma è una vera e propria presa di coscienza del fatto che il cibo sia strumento di governance territoriale», evidenzia la prima cittadina.

La progettualità

La sindaca ritiene doveroso che i comuni più piccoli, attraverso i propri rappresentanti, sviluppino una progettualità amministrativa anche su questo tema, per far fronte al diritto alla salute e alla tutela dell’ambiente, alle nuove problematiche sociali, al vivere sano, così come alla cura del territorio. Tutto ciò passa da un nuovo approccio alle filiere produttive che, se mal gestite, possono avere un effetto devastante su un territorio. L’amministrazione si è impegnata a collaborare e a cooperare con enti pubblici, associazioni e soggetti privati.

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