Una donna salentina di 51 anni avrebbe perseguitato un sacerdote per oltre due anni e ora dovrà indossare il braccialetto elettronico ed è stata sottoposta a divieto di avvicinamento.
La misura è stata disposta dalla giudice per le indagini preliminari di Lecce a seguito di un’escalation di comportamenti “ossessivi” da parte della donna che si sarebbe anche presentata a messa indossando abiti provocanti.
La 51enne, dopo una prima denuncia da parte del sacerdote, era anche stata destinataria di un ammonimento da parte del questore, emesso nel marzo del 2025. Per due anni, dal 2022, il sacerdote sarebbe stato costretto a modificare le sue abitudini di vita.
Tra gli episodi più gravi, quello di dicembre dello scorso anno quando la donna avrebbe seguito il parroco durante una cena con un amico e avrebbe tentato di investirlo con l’auto, per poi avvicinarsi agitando un rosario e insultandolo.
Il sacerdote sarebbe stato pedinato in più occasioni, anche in un parco dove era solito rilassarsi, e avrebbe dovuto barricarsi nel suo studio e farsi accompagnare da amici per paura di essere seguito. La situazione non sarebbe migliorata nemmeno dopo l’ammonimento: la domenica delle Palme, la donna avrebbe cercato di raggiungerlo in mezzo alla folla sul sagrato della chiesa.
L’ultimo episodio, prima del provvedimento, risale a quando la donna si sarebbe presentata nella sede di un’associazione di volontariato dove si trovava il parroco, insultando i presenti e accusando il prete di comportamenti inappropriati per un uomo di chiesa. La donna è difesa dall’avvocato Biagio Palamà.
