Droga, reati contro la persona, armi e perfino associazione mafiosa. Sono le accuse a carico di cinque persone destinatarie di altrettanti Daspo “fuori contesto” emessi dal questore di Lecce.
I provvedimenti, emessi per la prima volta nel Salento, hanno la durata di quattro anni per uno dei destinatari, altri due per tre anni, uno per due anni e uno per un anno.
Il Daspo cosiddetto “fuori contesto” viene emesso nei confronti di persone che risultino denunciate o condannate, anche con sentenza non definitiva, nel corso dei cinque anni precedenti per alcuni reati ritenuti di particolare allarme sociale.
I cinque destinatari dei provvedimenti sono stati pertanto ritenuti socialmente pericolosi come emerso nel corso delle indagini che a novembre scorso hanno portato all’esecuzione di 35 misure cautelari nei confronti di altrettante persone, tra cui i cinque destinatari del Daspo.
Le loro condotte, spiegano dalla Questura di Lecce in una nota «consentono di formulare un giudizio di pericolosità grave, attuale e concreto che impone l’emissione di provvedimento idoneo a preservare l’incolumità pubblica in contesti sociali anche diversi da quelli in cui i comportamenti pregressi sono stati tenuti, considerati dal legislatore altamente sensibili come quelli delle manifestazioni sportivi. Da questo, la dicitura “fuori contesto”».