Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Paolo Pagliaro, capogruppo de La Puglia domani, ha chiesto un’audizione in commissione Sanità del Consiglio regionale della Puglia, per fare il punto su progettazione, finanziamenti e cronoprogramma del nuovo ospedale del Sud Salento di cui, afferma, «se ne parla da quasi quindici anni, ma resta un miraggio».
Pagliaro sottolinea che «la mega struttura da 350 posti letto, a servizio di 43 Comuni e di un bacino d’utenza potenziale di oltre 200mila abitanti rimane un progetto di carta con molti capitoli ancora in sospeso. Nessun cantiere aperto, nessuna evidenza sui tempi di realizzazione e una sola certezza: i costi sono triplicati».
Il consigliere regionale ricorda che «le procedure per individuare l’area furono avviate dalla Regione nel 2011» ma «emersero problemi di interferenza con Acquedotto pugliese per la rete idrica, con Anas per la statale 275, e con Fse per la linea ferroviaria. Il nucleo di valutazione del Ministero – continua Pagliaro – aveva chiesto di risolvere queste criticità, e nel 2019, ben otto anni dopo, fu presentato un nuovo studio di fattibilità tecnico-economica costato 1,6 milioni, che la Asl ha messo a gara solo nel 2021 e aggiudicato nel 2022».
Intanto, però, «sono stati versati circa 30mila euro al Dipartimento Ambiente della Regione per il rilascio dei pareri Via e Vas, e in tutto sono stati spesi oltre 2,6 milioni prelevati dalla quota di finanziamento a carico della Regione, pari al 5% dei 142 milioni complessivi stanziati dal Ministero nel 2012. Soldi andati poi perduti, per mancato utilizzo entro i termini previsti. Il costo dell’opera nel frattempo si è quasi triplicato raggiungendo la cifra di 388 milioni di euro», continua il capogruppo de La Puglia domani.
In questo contesto, dunque, per Pagliaro è «più che legittima la rabbia dei cittadini e la domanda: perché spendere quasi 400 milioni per un ospedale che, nella migliore delle ipotesi, vedrà la luce tra diversi anni, e non investire invece nel potenziamento e ammodernamento degli ospedali esistenti?».
