Nonostante le proteste delle associazioni antifasciste e l’invito del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e dell’assessora alla Cultura Viviana Matrangola, il sindaco di Nardò Pippi Mellone ha concesso il patrocinio all’evento di Casapound organizzato nella biblioteca comunale “Achille Vergari” alla presenza, tra gli altri, del presidente nazionale Gianluca Iannone.
La cittadina in provincia di Lecce si è così ritrovata “blindata” in occasione dell’evento e all’esterno della biblioteca è stata organizzata una manifestazione a cui hanno aderito decine di sigle tra cui Anpi, Cgil, Pd, Sinistra Italiana, Cobas, Rifondazione Comunista, Potere al Popolo, Arci, Fiom e diversi collettivi.
La decisione di concedere la biblioteca comunale a Casapound è, per il segretario regionale del Pd Puglia, Domenico De Santis, «un triste episodio, forse il più buio per la città di Nardò».
L’esponente dem evidenzia che «qui non si tratta di ideologie o di libertà di espressione di cui il Partito democratico è il maggior fautore. Qui si tratta di rispettare la legge e l’Italia intera».
La biblioteca comunale, ricorda De Santis, «è stata ristrutturata con fondi regionali ed è gestita da un antifascista di Nardò e non doveva essere messa a disposizione del fondatore fascista di Casapound».
E così, «sotto una pioggia scrosciante – riferisce il segretario del Pd -, un migliaio di persone stanno invadendo pacificamente la piazza antistante» la biblioteca comunale.
«Mi rattrista molto che nessun esponente del centrodestra nazionale abbia preso le distanze da questo evento antidemocratico – afferma De Santis -, dimenticando che ognuno di loro, come noi nell’impegno politico hanno giurato sulla Costituzione e sulla Repubblica italiana», conclude.