Cinque anni fa è nato come un esperimento: portare la musica colta fuori dai teatri e dentro la vita reale, nelle piazze e nei chiostri, nei fossati e nei giardini. Oggi il JeansMusic Festival compie cinque anni e si allarga, da Caprarica di Lecce e Nardò fino al Castello di Otranto. Sette produzioni in sedici giorni, da domani all’11 agosto, per un festival che coniuga accessibilità e qualità artistica, tradizione e futuro, repertorio colto e desiderio di comunità. A guidarlo c’è Matthieu Mantanus, direttore d’orchestra svizzero che ha scelto il Salento come casa e laboratorio creativo. «Portare la grande musica fuori dai luoghi canonici – spiega – è il cuore del nostro progetto. Vogliamo sorprendere, emozionare e costruire legami veri». Non a caso, tra le produzioni più attese spicca La Traviata, proposta come “Opera Tascabile” affidata a giovani under 30, con regia di Rosangela Giurgola e video art di Hermes Mangialardo. Quattro date, tra Trepuzzi, Otranto, Caprarica e Nardò, per restituire Verdi alla vita quotidiana.
La parola al presente
L’edizione 2025 accoglie anche nuove collaborazioni, come quella con la Fondazione Pietà de’ Turchini di Napoli, per La Lingua Madre, omaggio a Pasolini in due tappe, il 27 luglio e il 5 agosto. Ma è tutto il cartellone a restituire un’idea forte e trasversale di musica come linguaggio contemporaneo: dal violino barocco di Francesco D’Orazio (Attraverso Bach) all’elettronica ibridata dell’Eklectric Duo; dal crossover del pianista Roberto Esposito (Ispirazioni) al virtuosismo popolare di Francesco Del Prete (Divertissement), fino al racconto in musica del progetto Salento Ajara.
Mantanus insiste sulla prossimità tra artisti e pubblico: «I concerti da camera nei chiostri o negli atri dei castelli creano un’intimità rara, quasi impossibile in un teatro. Questo è il nostro vero privilegio: stare insieme, vicini, senza barriere». È così che il festival risponde alla sua missione: formazione, accesso, valorizzazione dei luoghi. E per chiudere il cerchio, l’energia del territorio.
Una forma di cittadinanza
Il JeansMusic Festival è promosso dall’Orchestra Filarmonica di Lecce, con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Puglia e dei Comuni coinvolti. La recente conferma nel bando triennale FNSV 2025-2027 ne certifica la solidità e la visione. «Crediamo nell’arte come investimento per la comunità – dice Antonio Bene, presidente dell’associazione – e nella formazione come strumento di crescita». Ogni produzione è infatti anche un cantiere pedagogico: i giovani musicisti vengono accompagnati da tutor esperti, formati in un contesto professionale ma inclusivo. Non è solo un festival, è un’idea di cultura come bene comune. E forse anche per questo, come dice Mantanus, «si può venire in giacca, ma noi preferiamo che ci si sieda in jeans».