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Mensa scolastica a Veglie, parla la sindaca: «I genitori ora stiano tranquilli»


Dopo settimane di polemiche e comunicazioni contrastanti, il Comune fa chiarezza: la mensa scolastica ripartirà il 29 settembre e non il 22, come annunciato in maniera ufficiosa nei giorni scorsi. A precisarlo è stata la sindaca Mariarosaria De Bartolomeo, intervenuta per «sgomberare il campo da notizie fuorvianti e inesatte» e ribadire che l’amministrazione «sta agendo con trasparenza e responsabilità».

Il cambio di gestione

Nella ricostruzione della prima cittadina, il contratto con La Fenice, la ditta che gestiva l’appalto finita a luglio al centro delle indagini della guardia di finanza sull’olio adulterato, era già cessato il 30 giugno, con l’applicazione di penali economiche per inadempienze contrattuali. «Questo – sottolinea De Bartolomeo – prima ancora che arrivassero dettagli sull’inchiesta».

La gara

Lo scorso 18 giugno la giunta, prima ancora che scoppiasse il caso, aveva approvato un nuovo progetto triennale per la refezione (2025–2028), ma al bando aveva partecipato una sola ditta. Una circostanza che la maggioranza ha ritenuto «non sufficiente a garantire pluralità e concorrenza». Per questo il provvedimento è stato revocato, demandando all’ufficio Scuola un’indagine di mercato.

La scelta

Al termine delle verifiche, la scelta è caduta sulla Ladisa Srl, colosso della ristorazione collettiva, già fornitore di istituzioni come la polizia di Stato e la guardia di finanza, dotato di certificazioni di qualità e centri cottura vicini. Un affidamento di natura temporanea, pensato come misura-ponte in attesa della nuova gara a evidenza pubblica. «Chi amministra – dice la sindaca – ha il dovere di basare ogni scelta su dati, documenti e responsabilità. È ciò che stiamo facendo, in modo trasparente e corretto». Il chiarimento arriva in un clima già segnato dallo scontro con la Commissione mensa dei genitori, che negli ultimi giorni aveva accusato l’amministrazione di essere «cieca e sorda», denunciando l’assenza di coinvolgimento nella fase decisiva dell’affidamento del servizio.

Al Comune è stata avanzata la richiesta di una revisione immediata del regolamento della Commissione, eliminando il limite dei due controlli mensili e garantendo pieno accesso a centri cottura, bolle di consegna, derrate e metodi di preparazione. «Non è una richiesta straordinaria – fanno sapere – ma il minimo necessario per tutelare i bambini». Ma ad oggi, alla richiesta non vi è alcun riscontro.

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