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Melendugno, col Tap record di fornitura per l’Europa: «Essenziale anche per il gas in Italia»

Il Trans Adriatic Pipeline, il gasdotto lungo quasi 900 chilometri che dalla frontiera greco-turca attraversa Grecia e Albania per approdare in Italia a Melendugno, in provincia di Lecce, si conferma come un’opera fondamentale e strategica per l’afflusso del gas naturale del mar Caspio in Italia e in Europa. A poco più di quattro anni e…
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Il Trans Adriatic Pipeline, il gasdotto lungo quasi 900 chilometri che dalla frontiera greco-turca attraversa Grecia e Albania per approdare in Italia a Melendugno, in provincia di Lecce, si conferma come un’opera fondamentale e strategica per l’afflusso del gas naturale del mar Caspio in Italia e in Europa. A poco più di quattro anni e mezzo all’inizio delle operazioni commerciali, Tap ha raggiunto i 50 miliardi di metri cubi di gas naturale consegnati nel nostro continente. Un traguardo significativo che dimostra il ruolo del gasdotto nel garantire un approvvigionamento di gas affidabile e diversificato all’Europa, rafforzando la concorrenza e contribuendo al contempo agli sforzi di decarbonizzazione nell’Europa sud-orientale.

Le novità

Dall’inizio del 2022, per far fronte alla crescente domanda di gas naturale in Europa, Tap è riuscita a migliorare ulteriormente le condizioni operative dell’impianto e ha sviluppato prodotti commerciali che hanno permesso di trasportare volumi superiori alla capacità nominale del gasdotto. In particolare, dal 31 dicembre 2020, Tap ha consegnato oltre 41,7 miliardi di metri cubi in Italia, oltre 4,8 miliardi di metri cubi in Grecia e oltre 3,2 miliardi di metri cubi in Bulgaria. A queste nazioni si aggiungerà presto anche la Germania che, decisa a rilanciare sul gas dopo la rinuncia al nucleare, si è assicurata un contratto decennale con l’Azerbajan. Le forniture inizieranno ad arrivare dal prossimo anno e saliranno gradualmente fino a circa 1,5 miliardi di metri cubi annui. Per far fronte a questa richiesta il livello di espansione della capacità di trasporto del gasdotto aggiungerà, a partire dall’inizio del 2026, 1,2 miliardi di metri cubi l’anno di capacità a lungo termine.«L’Azerbaigian ha già aumentato le forniture di gas naturale all’Ue e questa tendenza continuerà – spiega Kadri Simson, commissario europeo per l’energia – con un incremento di quattro miliardi di metri cubi di gas in più quest’anno e volumi che potrebbero più che raddoppiare entro il 2027». Il progettoTap trasporta gas naturale dal gigantesco giacimento di Shah Deniz, nel settore azero del Mar Caspio, verso l’Europa. Il gasdotto, lungo 877 km, si collega al gasdotto Trans-Anatolico (Tanap) al confine tra Turchia e Grecia a Kipoi, attraversa la Grecia settentrionale, l’Albania e il Mar Adriatico, prima di approdare nell’Italia meridionale, sulle coste pugliesi del Salento. Il terminale di Melendugno serve a immettere il gas trasportato nella rete di distribuzione nazionale del gas naturale italiana. Un progetto che sta contribuendo anche a diversificare il mix energetico dell’Europa sudorientale e a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili più pesanti, progredendo al contempo lungo un percorso di decarbonizzazione delle proprie operazioni.

I successi

La soddisfazione dell’azienda «Aver raggiunto i 50 miliardi di metri cubi – commenta Luca Schieppati, managing director di Tap – è più di un traguardo: è dimostrazione del ruolo strategico dell’azienda nel rafforzare la sicurezza energetica dell’Europa e nel sostenere gli obiettivi climatici, in linea con l’evoluzione del panorama energetico europeo». Marija Savova, responsabile commerciale, aggiunge che «TAP ha erogato gas per oltre quattro anni e mezzo senza alcuna interruzione, offrendo servizi affidabili ai nostri clienti, gli shipper (spedizionieri) di gas. Dall’inizio del 2022, per far fronte alla crescente domanda di gas naturale in Europa, è riuscita a migliorare ulteriormente le condizioni operative dell’impianto e ha sviluppato prodotti commerciali che ci hanno permesso di trasportare volumi superiori alla capacità nominale del gasdotto».

La questione Melendugno

Nelle scorse settimane il Comune di Melendugno ha deciso di accogliere la proposta formulata da Tap sui ristori e le compensazioni inerenti la localizzazione del tracciato del gasdotto, ponendo fine anche al contenzioso in atto in sede giudiziaria. La giunta comunale del sindaco Maurizio Cisternino ha infatti deliberato l’atto con cui ha autorizzato il primo cittadino a sottoscrivere il relativo accordo con la società Trans Adriatic Pipeline, consentendo al Comune di ricevere, a titolo di compensazione, 6 milioni e 50 mila euro che dovranno poi essere utilizzati per scopi ambientali e sociali. L’accordo ha chiuso, di fatto, anni di lotta capeggiati dal movimento No-Tap, protagonista di manifestazioni, proteste e azioni di lotta per opporsi alla costruzione del gasdotto.

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