Maxi furto a Lecce dove una banda di ladri, probabilmente professionisti, è riuscita ad aprire il portone blindato dell’appartamento di Savino Tesoro, ex presidente del club giallorosso, riuscendo a mettere a segno un colpo abbastanza corposo. Il valore è ancora da quantificare, ma sarebbero stati portati via diversi gioielli. L’abitazione si trova in via San Francesco D’Assisi, di fronte alla villa comunale, nello stesso palazzo in cui abita l’attuale presidente dell’Unione sportiva Lecce, Saverio Sticchi Damiani e dove in passato si sono registrati fatti di cronaca spiacevoli, come la testa di maiale mozzata appesa alla porta dell’appartamento. La porta blindata non avrebbe presentato segni di scasso, forse aperta con facilità per l’assenza delle mandate. Per quanto riguarda il bottino, è stato portato via un numero considerevole di gioielli. L’appartamento risulta sprovvisto di telecamere, ma saranno analizzate quelle presenti in zona. Inoltre, bisognerà capire quando è stato perpetrato il furto poiché per alcuni giorni l’abitazione non sarebbe stata occupata. I ladri, forse, sapevano che l’appartamento in questione non è vissuto in maniera abituale, avendo così più tempo per tentare il furto e riuscire nell’impresa. Le indagini sono state affidate ai poliziotti della squadra mobile della questura di Lecce. Savino Tesoro è un volto noto e stimato a Lecce. Subentrò insieme al figlio Antonio, nel 2012, nella gestione dell’Us Lecce, quando i giallorossi erano in serie C, e per tre anni si tentò, senza successo, la scalata. Poi l’addio e la cessione della società al gruppo di imprenditori che si radunò attorno all’iniziativa promossa da Sticchi Damiani per continuare a dare un futuro alla società sportiva oggi in serie A. Mentre Tesoro, originario di Spinazzola, è un imprenditore attivo in Italia e all’estero nel settore siderurgico.
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Di Flavia Di Maio25 Novembre 2024