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Emergenza lupi in Salento, l’Asl Lecce: «Attacchi agli uomini rari, ma servono regole»

Dopo gli avvistamenti delle ultime settimane nel Salento, la Asl di Lecce ha diffuso un vademecum per ricordare ai cittadini come comportarsi in presenza di lupi. Per scoraggiarne l’avvicinamento ai centri abitati «ed evitare che l’odore e la presenza dell’uomo vengano associati ad “esperienze positive” – si legge nella nota – occorre impedire a questi animali l’accesso a qualsiasi fonte di cibo, inclusi i rifiuti domestici».

È inoltre vietato, per i cittadini, «alimentare animali selvatici di qualsiasi specie e abbandonare residui di cibo degli animali da compagnia liberi di vagare». Particolare attenzione deve essere adottata nello smaltimento dei rifiuti organici, anche ricorrendo a contenitori a prova di predatore nelle aree rurali. Gli animali domestici «devono essere protetti in appositi recinti e gli animali da compagnia devono essere accolti in luoghi chiusi nelle ore notturne o custoditi in recinti appositamente costruiti per evitare l’intrusione di lupi», è specificato.

Sul rischio per l’incolumità delle persone, inoltre, l’Asl ricorda che attacchi agli uomini «sono rarissimi» e causati perlopiù da tre cause scatenanti: lupi affetti da rabbia; lupi che si difendono o che difendono cucciolate (mai avvicinarsi o toccare un animale selvatico, vivo o morto); lupi che perdono il naturale timore nei confronti dell’uomo perché, per esempio, artificialmente alimentati.

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