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Cronaca Lecce

Il vice sindaco di Sannicola in carcere, l’inchiesta: i lavoratori pagati 35 euro al giorno in nero

Un impianto rodato, meticoloso, gestito con logiche clientelari e alimentato da fondi pubblici. È quanto emerge dall’inchiesta giudiziaria che racconta un episodio basato sull’utilizzo distorto dei rapporti di lavoro occasionali, l’altro sull’affidamento pilotato di un servizio pubblico a una cooperativa “di fiducia”.

Entrambi ruotano attorno alla figura dell’ex sindaco e attuale vicesindaco di Sannicola Cosimo Piccione, accusato di aver trasformato l’amministrazione in uno strumento di consenso politico.

La merce di scambio

L’inchiesta parla d’impiego di manodopera occasionale per lavori di pubblica utilità, come sfalcio dell’erba, pulizia strade, verde e cimiteri, pagata con fondi comunali ma gestita fuori da qualsiasi regola. A decidere chi lavorava era, secondo gli atti, solo Piccione.

Il messaggio era chiaro: chi garantiva sostegno riceveva lavoro, chi dissentiva veniva escluso. Il sistema prevedeva turni fissi, ordini giornalieri, registri di presenza compilati a mano a fine turno e una retribuzione di circa 35 euro al giorno, in molti casi in contanti. Nessuna busta paga, nessuna certezza, nessuna garanzia: solo un rapporto di sudditanza totale, in cambio di occupazione. Chi manifestava dissenso veniva allontanato: «Quello lo dobbiamo mandare a casa! Tutta la zona sua è uno schifo! Sospendilo», ordinava Piccione a un assessore. Complice, o almeno esecutore silenzioso, il responsabile del Settore 3, l’architetto Gianpaolo Miglietta, oggi ai domiciliari. «Ricevevo i nominativi già selezionati, non conoscevo i lavoratori», ha dichiarato.

La cooperativa amica

Il meccanismo si raffina e si istituzionalizza attraverso una cooperativa: la Nalba. Il 9 novembre 2022, il Comune affida alla cooperativa un servizio di manutenzione del verde per 13.500 euro, senza gara e prima ancora che la cooperativa fosse abilitata ad operare. «Sto prendendo il codice Ateco», ammette il rappresentante legale Alberto Pisanello in una conversazione intercettata. Sette i lavoratori assunti, tutti segnalati dal Comune. A marzo 2023 viene pubblicato un Avviso di manifestazione di interesse, teoricamente aperto a tutti. Partecipano 33 operatori economici, ma l’unico realmente preso in considerazione è, di nuovo, la Nalba. Il piano è già definito: durata cinque mesi, importo 83mila euro, stessi lavoratori riconfermati. Dopo il voto, la cooperativa resta in carica: il contratto viene prorogato più volte fino al marzo 2024. La gara triennale promessa dalla giunta non parte mai.
eli.con.

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