Gli accordi con la suora referente del progetto, le pressioni degli investitori francesi e il funzionario comunale barese, «un emerito cretino». Emergono altri particolari dall’indagine sugli appalti pilotati al Comune di Lecce, in cambio di voti, per la quale è stato chiesto l’arresto ai domiciliari dell’attuale assessore regionale Alessandro Delli Noci.
Il politico è accusato assieme agli imprenditori Alfredo Barone e Marino Congedo, all’ingegnere barese Maurizio Laforgia e ad altre tre persone di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, truffa aggravata, riciclaggio e autoriciclaggio.
L’ex convento
Dalle carte dell’inchiesta spunta una lunga intercettazione tra l’imprenditore Alfredo Barone e Suor Immacolata, alla quale il 21 maggio 2020 dà rassicurazioni sul fatto che sia Delli Noci (all’epoca vice sindaco di Lecce) che l’assessora Rita Miglietta erano disponibili ad approvare il progetto “Stimmatine”, mentre gli investitori francesi, che avrebbero dovuto gestire il resort extralusso scalpitavano. Dopo il rinvio dell’udienza al Tar, l’unica soluzione per accelerare era un provvedimento che, modificando le Norme tecniche di attuazione del Comune di Lecce, avrebbe consentito il rilascio del permesso di costruire in deroga, prima dell’estate.
L’aggiornamento
«L’assessore ed il vice sindaco mi hanno promesso che stanno portando avanti una linea parallela per cui pare che prima dell’estate dovremmo avere il permesso, perché si sono sentiti con la Regione ed hanno deciso che.. senti che cosa.. c’è da impazzire – le spiega – che la deroga, invece che la variante, forse riescono a farla apportando una modifica che non è solamente per noi, è generalizzata.. che in provincia di Lecce c’è un casino perché noi e altri sei sette imprenditori grossi… stanno bloccati con interventi su palazzi storici… perché non avevano inserito la possibilità della ristrutturazione».
L’urgenza
E dopo aver spiegato alla suora il rinvio dell’udienza per la variante, Barone aggiunge: «Abbiamo detto: “guardate che noi abbiamo anche il gestore dell’albergo che è un gruppo francese importante, che non vorremo perderlo, non vorremmo perderlo noi come imprenditori ma anche voi come città. Dico, vi rendete conto che è un periodo.. magari venissero investitori a fare le cose qua”. Il sindaco si è convinto di questa cosa – prosegue Barone – ha preso l’assessore e sono andati a Bari, a parlare con il dirigente dell’urbanistica di Bari, che è un emerito cretino, che aveva fatto impedimento, che aveva fatto ostruzionismo sulla questione della variante. Cambiando questa norma tecnica di attuazione, ovviamente, ripeto non è fatto ad personam – assicura – non è che l’hanno fatto per me che sono bello, ma l’hanno fatto perché ci sono pressioni generalizzate sul territorio, di importanti interventi».