Continua a infuriare la polemica sul piano urbanistico generale. «Richiamare l’osservanza della legge urbanistica nazionale sulle incompatibilità dei professionisti nella redazione del pug, significa tutelare l’interesse pubblico, ossia di tutti i cittadini e le cittadine. Se qualcuno si sente offeso, evidentemente è insofferente alle regole», afferma il consigliere ed ex sindaco Carlo Salvemini.
L’incompatibilità
Al centro dello scontro tra l’ex sindaco e la prima cittadina Adriana Poli Bortone la nomina (al momento non ancora ufficiale) del team di esperti che dovranno rivisitare il piano urbanistico generale. Secondo la sindaca, la legge urbanistica si applica solo nei casi di redazione del piano regolatore generale e non nei casi di revisione.
«Si sbaglia, l’incompatibilità rimane anche nel caso di revisione del pug», insiste Salvemini. «Da ex sindaco, da amministratore pubblico di lungo corso e da cittadino leccese conosco molto bene lo spessore della dimensione professionale degli ingegneri Giancane e Gigli, degli architetti Cantatore e Foresta, degli avvocati Portaluri e Quinto che interterloquiscono quotidianamente con l’amministrazione comunale in rappresentanza degli interessi dei propri clienti e anche personali. Per questa ragione ritengo che non possano ragionevolmente dichiarare di non avere attività professionali che possano interferire con lo svolgimento dell’incarico. Siamo di fronte ad un tentativo maldestro di elusione dell’articolo 42 della legge urbanistica perché revisionare significa poter apporre modifiche, correzioni e adattamenti ad un piano esistente e quindi incidere sulla rendita fondiaria urbana», afferma Salvemini.